Da un recente report della Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale, emerge come siano circa 9.000 i brevetti concessi in Italia nel corso del 2021 a fronte di più di 11.000 depositi di domande di brevetto (di cui il 60% concentrati nelle regioni del Nord Italia), un trend in costante ascesa nel corso dell'ultimo quinquennio, nonostante le difficoltà dovute all'emergenza epidemiologica da Covid-19. Di questi 7.248 sono stati garantiti per invenzione industriale e 1.765 per modelli di utilità. Per avere un quadro generale della situazione giova ricordare come siano circa 38.000 i brevetti europei validati nello stesso periodo di tempo.
Come da prassi, le domande di brevetto per invenzione, a seguito dell'esame preliminare e della preparazione del dossier in inglese, vengono inviate all'European Patent Office (EPO) per la ricerca di anteriorità. Detto invio deve avvenire entro il quinto mese dalla data di deposito, salvo rilievi ministeriali per mancanza di requisiti formali e sostanziali. In questo caso specifico si registra una lievissima flessione, pur essendo le domande ampiamente sopra le 10.000 unità.
Per quanto riguarda le domande di convalida in Italia dei Brevetti europei concessi, si registra invece un lieve calo dopo il picco di 44.547 richieste del 2019, flessione che, analizzando il trend decennale, ha molto a che fare con le dinamiche della pandemia, pur attestandosi sempre sopra quota 36.000.
Riepilogando, sia il totale deposito titoli di proprietà industriale che il totale dei provvedimenti definitivi trattati si attestano, analizzando le varie tipologie (Brevetti, Modelli di Utilità, TBE, PCT/Brevetti Europei, Certificati e Privative), intorno alle 50.000 unità complessive.
Va inoltre considerato, in questo contesto, come la tutela della proprietà intellettuale, e la valorizzazione di invenzioni e progetti innovativi, è una delle principali linee di intervento strategiche intraprese dal Ministero dello Sviluppo Economico, per conto del Capo del dicastero Giancarlo Giorgetti, per favorire la competitività del sistema produttivo italiano.
Emerge quindi come nel 2021, rispetto al numero di domande presentate per ciascuna tipologia, siano stati concessi circa il 72% di brevetti per invenzione industriale e il 70% per modelli di utilità, sul totale di domande pervenute, mentre è risultato quasi al 100% il dato sulla convalida in Italia di brevetti europei, numeri questi in aumento, che fanno sperare in una solida ripresa economica una volta che la crisi pandemica si esaurirà definitivamente.
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