La seconda misura del pacchetto investimenti, la "Linea investimenti green", è rivolta alle PMI e alle grandi imprese ed è destinata ad investimenti dedicati all'efficientamento energetico degli impianti produttivi per favorire la riduzione dell'impatto ambientale dei sistemi produttivi, sia attraverso la riduzione dei consumi energetici, sia attraverso il recupero di energia e/o la cattura dei gas serra dai cicli produttivi esistenti.
Potranno presentare domanda le PMI e grandi imprese (queste ultime fino al 28 luglio 2023) in possesso dei seguenti requisiti:
costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese con almeno due bilanci depositati alla data di presentazione della domanda di finanziamento;
con una sede operativa in Lombardia;
con rating da 1 a 10 secondo la metodologia di Credit Scoring del Fondo di Garanzia.
La dotazione finanziaria complessiva è pari 65 milioni di euro così suddivisi:
31 milioni di euro per il Fondo di Garanzia;
34 milioni di euro per il contributo in conto capitale a fondo perduto.
Anche in questo caso l'agevolazione si compone di una garanzia regionale gratuita su un finanziamento a medio-lungo termine erogato dai soggetti finanziatori e finalizzato ad ottenere le risorse finanziarie necessarie per l'investimento, a cui si affianca un contributo a fondo perduto in conto capitale.
Il contributo a fondo perduto è determinato come percentuale del totale delle spese ammissibili a seconda del regime di aiuto applicato, mentre il finanziamento coperto dalla garanzia è volto a finanziare la quota parte non coperta dal contributo, fino all’integrale copertura del 100% dell’investimento ammissibile.
L’aiuto percepito sotto forma di contributo in conto capitale a fondo perduto sarà, in ogni caso, concesso sino al concorrere dell’intensità di aiuto massima concedibile dal regime di aiuto prescelto senza che questo comporti un aumento della percentuale del finanziamento.
L’importo minimo dell’investimento è di euro 100.000, mentre l’importo massimo agevolabile (tra finanziamento supportato da garanzia e contributo a fondo perduto) è pari a 10 milioni di euro per le concessioni entro il 31 dicembre 2023 e 3 milioni di euro per le concessioni a partire dal 1° gennaio 2024.
Gli investimenti dovranno essere realizzati e rendicontati entro 18 mesi dalla pubblicazione sul BURL del decreto di concessione dell'agevolazione.
Il finanziamento ha le seguenti caratteristiche:
Importo: fino ad un massimo di 9 milioni di euro per le domande presentate entro il 28 luglio 2023 e fino ad un massimo di 2,85 milioni di euro per le domande presentate dopo il 28 luglio 2023;
Tasso di interesse: tasso di mercato applicato alle risorse finanziarie messe a disposizione dai soggetti finanziatori convenzionati;
Durata: compresa tra un minimo di 3 anni ed un massimo di 6 anni, incluso l'eventuale preammortamento fino ad un massimo di 24 mesi;
Modalità di erogazione: alla sottoscrizione del contratto, in anticipazione fino ad un massimo del 70% delle spese ammissibili;
Potranno essere richieste ulteriori garanzie a supporto degli investimenti.
L’intervento di efficientamento energetico per essere ammissibile dovrà essere corredato in fase di domanda dalla diagnosi energetica finalizzata ad individuare esclusivamente gli investimenti o le soluzioni impiantistiche da implementare e oggetto di intervento, che devono trovare riscontro negli investimenti e nelle relative voci di spesa. La riduzione delle emissioni generate dal nuovo progetto presentato dovrà essere essere di almeno il 30% rispetto alle emissioni ex ante relativamente alla specifica sede oggetto di intervento.
Saranno ammissibili, al netto di IVA, le seguenti tipologie di spesa sostenute successivamente alla presentazione della domanda di partecipazione, purché funzionali all'intervento di efficientamento energetico ed espressamente indicate nella diagnosi energetica:
acquisto ed installazione di macchinari, impianti di produzione, attrezzature ed hardware, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali, in sostituzione di quelli in uso presso la sede oggetto di intervento e/o funzionali al raggiungimento degli obiettivi di efficientamento energetico dichiarati;
acquisto, installazione ed allacciamento alla rete di impianti per la produzione di energia rinnovabili, esclusivamente in combinazione con le altre voci di spesa di cui ai punti 1, 3, 4, 5;
acquisto ed installazione di impianti di produzione di energia termica e frigorifera e di impianti di cogenerazione/trigenerazione;
acquisto ed installazione di sistemi di accumulo dell’energia e di inverter;
acquisto ed installazione di caldaie ad alta efficienza a condensazione, a biomassa e/o pompe di calore in sostituzione di quelli in uso presso la sede oggetto di intervento e/o funzionali al raggiungimento degli obiettivi di efficientamento energetico dichiarati;
acquisto ed installazione di sistemi di domotica per il risparmio energetico;
acquisto ed installazione di apparecchi LED a basso consumo in sostituzione dell'illuminazione tradizionale (a fluorescenza, incandescenza o alogena, etc.) (c.d. relamping);
acquisto di software, licenze d’uso software e costi per servizi software di tipo cloud e saas;
acquisizione di brevetti;
opere murarie, opere di bonifica e impiantistica se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui ai punti da 1 a 6 nel limite del 20% di tali voci di spesa;
solo in Regime 3.13 e de minimis, costi di formazione relativi al progetto presentato;
solo in Regime 3.13 e de minimis, spese tecniche di consulenza correlate alla realizzazione dell’intervento (progettazione, direzione lavori, relazioni tecniche specialistiche e diagnosi energetiche, contributi obbligatori dei professionisti, ecc.) nel limite del 20% dei costi di cui ai precedenti punti da 1 a 9;
solo in Regime 3.13 e de minimis, spese generali determinate con un tasso forfettario pari al 7% delle spese ammissibili di cui ai precedenti punti da 1 a 11.
Non saranno ammissibili le fatture di importo imponibile complessivo inferiore a 1.000 euro.
L'intensità del contributo a fondo perduto varia in ragione dell'area di riferimento dell'impresa e del regime di aiuto applicato. Per gli aiuti concessi entro il 31 dicembre 2023 (con domanda di partecipazione presentata entro il 28 luglio 2023) i massimali del contributo a fondo perduto sono:
Aiuti agli investimenti in aree diverse dalla mappa aiuti a finalità regionali: 35% per le micro e piccole imprese, 25% per le medie imprese e 15% per le grandi imprese;
Aiuti a finalità regionale (art. 14 GBER) per "Zone criterio 1" (aree mappate nelle provincie di PV, LO, CO, SO): 50% (di cui 15% maggiorazione) per le micro e piccole imprese, 40% (di cui 15% maggiorazione) per le medie imprese e 30% (di cui 15% maggiorazione) per le grandi imprese;
Aiuti a finalità regionale (art. 14 GBER) per "Zone criterio 5" (aree mappate nelle provincie di MN e CR): 45% (di cui 10% maggiorazione) per le micro e piccole imprese, 35% (di cui 10% maggiorazione) per le medie imprese e 25% (di cui 10% maggiorazione) per le grandi imprese.
Per le concessioni successive al 31 dicembre 2023 (con domanda di partecipazione presentata dopo il 28 luglio 2023) i massimali del contributo in conto capitale sono i seguenti (salvo proroghe della sezione 3.13 del “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”):
Aiuti de minimis: 200.000 euro per le micro, piccole e medie imprese (massimo 15%);
Aiuti agli investimenti (art. 17 GBER): 20% per le micro e piccole imprese e 10% per le medie imprese;
Aiuti a finalità regionale (art. 14 GBER) "Zone criterio 1" (aree mappate nelle provincie di PV, LO, CO, SO): 35% (di cui 20% maggiorazione PMI) per le micro e piccole imprese e 25% (di cui 10% maggiorazione PMI) per le medie imprese;
Aiuti a finalità regionale (art. 14 GBER) "Zone criterio 5" (aree mappate nelle provincie di MN e CR): 30% (di cui 20% maggiorazione PMI) per le micro e piccole imprese e 20% (di cui 10% maggiorazione PMI) per le medie imprese.
Le domande verranno selezionate tramite una procedura valutativa a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione sulla piattaforma online messa appositamente a disposizione dall'Ente.
Lo sportello per la presentazione delle domande è stato riaperto il 7 febbraio 2024 alle ore 10:30 a seguito dell’adeguamento dell’avviso alle condizioni più favorevoli introdotte dal nuovo regolamento "de minimis" (Regolamento UE n. 2831/2023).

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