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REGIONE LOMBARDIA - PACCHETTO INVESTIMENTI, LINEA ATTRAZIONE INVESTIMENTI

Attenzione: il Bando è stato sospeso per l'esaurimento delle risorse a disposizione.


La terza ed ultima misura promossa da Regione Lombardia nell'ambito del "Pacchetto investimenti", la "Linea attrazione investimenti" è rivolta alle PMI e alle MidCap per favorire l'attrazione di nuovi investimenti in Lombardia e per lo sviluppo di quelli esistenti, correlati all'avvio di uno stabilimento produttivo in una nuova sede operativa, o all'ampliamento di uno stabilimento già operativo.


Potranno presentare domanda le PMI e MidCap costituite, iscritte ed attive nel Registro delle Imprese con almeno due bilanci depositati alla data di presentazione, che abbiano già una sede operativa oggetto dell'intervento in Lombardia o si impegnino ad aprirne una entro i termini previsti per la presentazione della rendicontazione delle spese e che abbiano rating da 1 a 10 secondo la metodologia di Credit Scoring.


La dotazione finanziaria complessivamente messa a disposizione è pari a 30 milioni di euro così suddivisi:

  • 16 milioni di euro per il Fondo di garanzia;

  • 14 milioni di euro per il contributo in conto capitale a fondo perduto.

Analogamente alle due misure del "Pacchetto investimenti" presentate in precedenza, l'agevolazione si compone di una garanzia regionale gratuita su un finanziamento a medio-lungo termine abbinato ad un contributo a fondo perduto in conto capitale sull'investimento.


Il contributo a fondo perduto è determinato come percentuale del totale delle spese ammissibili a seconda del regime di aiuto applicato, mentre il finanziamento coperto dalla garanzia è volto a finanziare la quota parte non coperta dal contributo, fino all’integrale copertura del 100% dell’investimento ammissibile con esclusione delle spese destinate all'acquisto di proprietà di immobili destinati all'esercizio dell'impresa (o ad eventuali costi di ristrutturazione).


L’aiuto percepito sotto forma di contributo in conto capitale a fondo perduto sarà, in ogni caso, concesso sino al concorrere dell’intensità di aiuto massima concedibile dal regime di aiuto prescelto senza che questo comporti un aumento della percentuale del finanziamento.


In ogni caso l’importo massimo agevolabile non potrà superare i 10 milioni di euro per gli aiuti concessi entro il 31 dicembre 2023 ed i 6 milioni di euro per gli aiuti concessi dal 1° gennaio 2024. I massimali saranno tali anche nel caso in cui venga presentato un investimento di valore superiore.


Le caratteristiche del finanziamento sono le seguenti:

  • Importo: fino ad un massimo di 9 milioni di euro per le domande presentate entro il 28 luglio 2023 e fino ad un massimo di 2,85 milioni di euro per le domande presentate dopo questa data;

  • Tasso di interesse: tasso di mercato applicato alle risorse finanziarie messe a disposizione dai Soggetti Finanziatori convenzionati;

  • Durata: compresa tra un minimo di 3 anni ed un massimo di 6 anni, incluso l'eventuale preammortamento fino ad un massimo di 24 mesi;

  • Modalità di erogazione: alla sottoscrizione del contratto e comunque in anticipazione fino ad un massimo del 70%;

  • Potranno essere richieste ulteriori garanzie a supporto dei finanziamenti.

L'intensità del contributo a fondo perduto varia in ragione dell'area di riferimento dell'impresa e del regime di aiuto applicato. In particolare, per gli aiuti concessi entro il 31 dicembre 2023 (con domanda di partecipazione presentata entro il 28 luglio 2023) i massimali del contributo (al netto dell'agevolazione relativa alla garanzia espressa) sono rispettivamente:

  • Aiuti agli investimenti in aree diverse dalla mappa aiuti a finalità regionali: 35% per le micro e piccole imprese, 25% per le medie imprese e 15% per le MidCap;

  • Aiuti a finalità regionale (art. 14 GBER) per "Zone criterio 1" (aree mappate nelle provincie di PV, LO, CO, SO): 50% (di cui 15% maggiorazione) per le micro e piccole imprese, 40% (di cui 15% maggiorazione) per le medie imprese e 30% (di cui 15% maggiorazione) per le MidCap;

  • Aiuti a finalità regionale (art. 14 GBER) per "Zone criterio 5" (aree mappate nelle provincie di MN e CR): 45% (di cui 10% maggiorazione) per le micro e piccole imprese, 35% (di cui 10% maggiorazione) per le medie imprese e 25% (di cui 10% maggiorazione) per le MidCap.

Per le concessioni successive al 31 dicembre 2023 (con domanda presentata dopo il 28 luglio 2023) i massimali di contributo in conto capitale sono invece:

  • Aiuti de minimis: 200.000 euro per MPMI e MidCap;

  • Aiuti agli investimenti (art. 17 GBER): 20% per le micro e piccole imprese, 10% per le medie imprese con esclusione delle MidCap;

  • Aiuti a finalità regionale (art. 14 GBER) "Zone criterio 1" (aree mappate nelle provincie di PV, LO, CO, SO): 35% (di cui il 20% maggiorazione PMI) per le micro e piccole imprese, 25% (di cui 10% maggiorazione PMI) per le medie imprese e 15% per le MidCap;

  • Aiuti a finalità regionale (art. 14 GBER) "Zone criterio 5" (aree mappate nelle provincie di MN e CR): 30% (di cui 20% maggiorazione PMI) per le micro e piccole imprese, 20% (di cui 10% maggiorazione PMI) per le medie imprese e 10% per le MidCap.

Potranno essere presentate domande per investimenti finalizzati all'avvio di uno stabilimento produttivo in una nuova sede operativa, o per l'ampliamento di uno stabilimento già operativo per un importo minimo dell'investimento pari a 200.000 euro e con un importo massimo agevolabile di 10 milioni di euro (6 milioni per le concessioni successive al 31 dicembre 2023).


Saranno ammissibili le seguenti tipologie di spese sostenute successivamente alla presentazione della domanda:

  1. acquisto e installazione di macchinari, impianti di produzione, attrezzature, hardware e arredi, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali;

  2. acquisto di software, licenze d’uso software e costi per servizi software di tipo cloud e saas e simili per un periodo non superiore a 12 mesi di servizio;

  3. acquisizione di marchi, brevetti e licenze di produzione;

  4. opere murarie, opere di bonifica e impiantistica se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui alla voce 1, nel limite del 20% di tale voce di spesa;

  5. acquisto di proprietà di immobili destinati all’esercizio dell’impresa e/o eventuali costi di ristrutturazione (in relazione agli interventi ammissibili) nel limite del 50% del progetto di investimento;

  6. costi per servizi di consulenza prestati da consulenti esterni nel limite massimo del 50% delle voci d 1 a 4.

Non saranno ammissibili le fatture di importo imponibile complessivo inferiore a 1.000 euro.


Le domande saranno selezionate tramite una procedura valutativa a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione sull'apposita piattaforma online messa a disposizione dall'Ente.



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