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REGIONE LOMBARDIA - MISURA RE-IMPRESA

NB Con il Decreto n. 7297 del 14 maggio 2024 è stato modificato l’Avviso della misura Re-Impresa per consentire l’accesso anche alle imprese che abbiano in essere, e abbiano rispettato per un arco di tempo minimo di nove mesi dal relativo decreto di omologa, un accordo di ristrutturazione dei debiti omologato ex art. 182 bis della Legge Fallimentare e un concordato preventivo in continuità omologato ex art. 186 bis della Legge Fallimentare.


La nuova misura "Re-Impresa" intende sostenere le imprese lombarde che hanno intrapreso o stanno per intraprendere, nell’ambito del nuovo Codice della Crisi e dell’insolvenza (CCII), un processo di ristrutturazione e necessitano di risorse per finanziare la fase di rilancio del business.


Potranno partecipare all'iniziativa le PMI (ad esclusione delle micro-imprese) e le MidCap che, alla data di presentazione della domanda:

  1. siano regolarmente costituite, iscritte ed attive nel Registro delle Imprese con almeno due bilanci depositati;

  2. abbiano una sede legale e/o operativa oggetto dell'intervento ubicata in territorio lombardo;

  3. abbiano concluso positivamente una Composizione negoziata per la soluzione della crisi d'impresa, oppure;

  4. abbiano in essere e abbiano rispettato per un arco di tempo minimo di 9 mesi dal relativo decreto di omologa: un accordo di ristrutturazione dei debiti omologato, ai sensi dell’art. 57 Codice della Crisi d’Impresa, oppure, un concordato preventivo in continuità omologato ai sensi degli artt. 84 segg. Codice della Crisi d’Impresa, oppure, un piano di ristrutturazione omologato ai sensi dell’art. 64-bis Codice della Crisi d’Impresa.

Le imprese di cui al terzo punto potranno presentare sia domanda di contributo che di finanziamento mentre le imprese di cui al quarto punto, anche qualora provenienti da una composizione negoziata della crisi, potranno presentare esclusivamente domanda di finanziamento.


Saranno escluse le imprese afferenti ai codici primari (o prevalenti) Ateco relativi alle sezioni A (agricoltura, silvicoltura e pesca) ad eccezione di quelle agromeccaniche, sezioni H (trasporto e magazzinaggio), sezione K (attività finanziarie ed assicurative), L (attività immobiliari), O (amministrazione pubblica e difesa), S (altre attività e servizi), T (lavoro domestico) ed U (organizzazione ed organismi extraterritoriali), oltre alle attività destinate alla produzione e promozione del gioco d'azzardo e attinenti la pornografia.


La dotazione finanziaria complessivamente messa a disposizione è pari a 20,1 milioni di euro così suddivisi:

  • 11,5 milioni di euro in finanziamenti;

  • 8 milioni in garanzia;

  • 600.000 euro di contributo a fondo perduto (400.000 euro per l'annualità 2024 e 200.000 euro per il 2025).

L’agevolazione consiste in una garanzia regionale gratuita (o parzialmente gratuita su richiesta del beneficiario) del 70% su un finanziamento a medio-lungo termine erogato da Finlombarda S.p.A. da 400.000 euro a 2.000.000 euro e con una durata da 24 a 72 mesi, incluso l’eventuale preammortamento. Esclusivamente per le imprese che hanno concluso positivamente la composizione negoziata della crisi sarà possibile accedere a un contributo a fondo perduto nel limite massimo di 60.000 euro.


Potranno essere finanziati tramite il finanziamento assistito da garanzia gli investimenti materiali e immateriali per lo sviluppo aziendale, realizzati presso le sedi operative presenti sul territorio della Lombardia, nonché le spese di consulenza ad essi correlate e il fabbisogno di capitale circolante aziendale, di seguito:

  • acquisto e installazione di macchinari, impianti di produzione, attrezzature, hardware e arredi, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali;

  • acquisto di software e licenze d’uso software; costi per servizi software di tipo cloud e saas per un periodo non superiore ai 12 mesi di servizio, ammissibili solo per il regime de minimis;

  • acquisizione di marchi, brevetti e licenze di produzione;

  • opere murarie e impiantistica se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui al primo punto, nel limite del 20% di tale voce di spesa;

  • costi per servizi di consulenza prestati da consulenti esterni e correlati all’investimento, nel limite massimo del 30% della somma dei primi quattro punti;

  • fabbisogno di capitale circolante nel limite massimo del 40% della somma dei primi quattro punti, ammissibile solo per il regime de minimis.


Potranno essere finanziate tramite il contributo a fondo perduto le spese di consulenza propedeutiche all’avvio o inerenti allo svolgimento della Composizione negoziata per la soluzione della crisi d'impresa, nonché i compensi dell’esperto nominato nell’ambito della medesima procedura.


Le domande potranno essere presentate, esclusivamente online attraverso l'apposito portale messo a disposizione dall'Ente, dalle ore 10:00 del 22 gennaio 2024 ed entro le ore 14:00 del 18 settembre 2026, salvo esaurimento anticipato delle risorse a disposizione.


Le domande saranno selezionate secondo l’ordine cronologico di presentazione sulla piattaforma online messa a disposizione dall'Ente.



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