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REGIONE LOMBARDIA - "BANDO RI.CIRCO.LO STEP", RISORSE CIRCOLARI IN LOMBARDIA PER RIDURRE LE DIPENDENZE STRATEGICHE DA MATERIE PRIME CRITICHE

  • Immagine del redattore: ZERODUE
    ZERODUE
  • 24 giu
  • Tempo di lettura: 5 min

Il bando "Ri.Circo.Lo STEP" recentemente aperto, è una nuova misura di Regione Lombardia che intende promuovere azioni di economia circolare intraprese da grandi, piccole e medie imprese lombarde per conseguire la riduzione delle dipendenze strategiche da materie prime critiche ed una migliore gestione dei rifiuti nelle filiere dei RAEE, delle batterie e del fosforo.


Come anticipato, possono presentare domanda di partecipazione le grandi, piccole e medie imprese, comprese le start-up e PMI innovative, in forma singola o aggregata, che abbiano, alla data di presentazione della domanda, i seguenti requisiti:


  • risultino regolarmente costituite, iscritte ed attive nel Registro delle Imprese;

  • presentino progetti in forma singola o in aggregazione; possono partecipare all’aggregazione anche soggetti che non siano piccole, medie e grandi imprese, ma detti soggetti non potranno essere in alcun modo beneficiari di contributi e le spese che dovessero eventualmente sostenere non saranno ritenute ammissibili al contributo;

  • si impegnino a realizzare gli interventi nell’ambito di una o più sedi operative ubicate sul territorio lombardo attive alla data di presentazione della domanda o da attivare entro e non oltre la richiesta di erogazione del saldo.


Le imprese possono essere ammesse a finanziamento per una o più domande, sia che partecipino in forma singola che aggregata. Se la domanda è presentata in forma aggregata, le imprese che compongono l’aggregazione individuano un capofila quale interlocutore unico per tutte le comunicazioni e gli atti progettuali. In quest'ultimo caso ciascuna impresa facente parte dell’aggregazione deve sottoscrivere un Accordo di progetto secondo le modalità previste.


La dotazione finanziaria messa complessivamente a disposizione è pari a 10 milioni di euro, suscettibile di aumenti attraverso eventuali ulteriori risorse disponibili.


Il contributo verrà concesso sotto forma di sovvenzione a fondo perduto erogata fino al 40% per le grandi imprese e al 50% per le PMI delle spese ammissibili e fino ad un importo massimo di 7,5 milioni di euro per ogni singolo progetto (GBER). Nel caso in cui il beneficiario scelga di avvalersi del regime di aiuto "de minimis" l'agevolazione massima concessa sarà pari a 300.000 euro per ogni singola impresa, nel rispetto del medesimo regolamento (nel limite del plafond disponibile per il triennio).


L'agevolazione è concessa a progetti presentati (in forma singola o in aggregazione) con un totale di spese ammissibili pari ad almeno 500.000 euro, al netto di IVA.


Sono ammissibili progetti attinenti ad uno o più dei seguenti ambiti di intervento relativi a tecnologie che attribuiscono a ridurre o a prevenire le dipendenze strategiche dell'UE, di seguito:


Sviluppo o fabbricazione di tecnologie, relative a RAEE/AEE (inclusi pannelli fotovoltaici) oppure a batterie ed accumulatori, per:


  • riprogettazione dei prodotti e tecniche di fabbricazione avanzate per facilitarne la riparazione, il riciclaggio o per sostituire una materia prima critica con un altro materiale o ridurne l’utilizzo (ecodesign);

  • preparazione per il riutilizzo e riutilizzo di RAEE/AEE (inclusi pannelli fotovoltaici), batterie ed accumulatori;

  • pretrattamento di RAEE (inclusi panelli fotovoltaici), batterie ed accumulatori finalizzato al riciclaggio delle materie prime critiche;

  • riciclaggio di RAEE (inclusi pannelli fotovoltaici), batterie ed accumulatori, incluso il riciclaggio delle materie prime critiche presenti;

  • riciclaggio di materie prime critiche presenti in rifiuti decadenti dal trattamento di RAEE (inclusi pannelli fotovoltaici), batterie ed accumulatori (per es. “black mass”, componenti rimossi da RAEE, etc.).


Sviluppo o fabbricazione di tecnologie per:


  • pretrattamento dei rifiuti contenenti fosforo finalizzato al recupero dello stesso (ad esclusione di incenerimento e trattamenti analoghi, quali pirolisi, gassificazione);

  • recupero del fosforo da reflui, fanghi di depurazione, rifiuti organici, altri rifiuti contenenti fosforo o ceneri da incenerimento di tali rifiuti.

È ammissibile soltanto il recupero di fosforo elementare oppure sotto forma di sali, soluzioni di sali e minerali, non il recupero indiretto in altre matrici.


Sono finanziabili i progetti relativi a sviluppo e fabbricazione di tecnologie dalla fase in cui ne è stata dimostrata la fattibilità fino alla loro produzione su scala commerciale e ciò comprende il perfezionamento dei prototipi e/o la garanzia che le tecnologie soddisfino norme rigorose in materia di prestazioni e scalabilità (TRL pari ad almeno 6).


Il soggetto richiedente dovrà candidare un progetto conforme a tutte le disposizioni di legge previste per l’intervento che intende realizzare e gli interventi dovranno rispettare il principio DNSH (Do No Significant Harm), in particolare per quanto attiene l’uso sostenibile delle risorse e dei rifiuti.


Inoltre, gli interventi che prevedono la realizzazione di nuovi edifici, la ristrutturazione importante di edifici esistenti o altre infrastrutture per la gestione dei rifiuti dovranno essere sottoposti a verifica climatica.


Sono ammissibili esclusivamente progetti che soddisfino il criterio della sostenibilità finanziaria, dimostrando la capacità di garantire una gestione efficace e continuativa, nonché la manutenzione delle infrastrutture realizzate. La sostenibilità economica dell’iniziativa dovrà essere descritta nella relazione tecnica di progetto e dovrà essere fornita apposita dichiarazione in fase di domanda.


I progetti dovranno essere realizzati e rendicontati entro 30 mesi dalla data del decreto di concessione del contributo (salvo eventuale proroga).


Sono ammissibili, al netto di IVA, le seguenti tipologie di spese, purché funzionali e collegate al progetto di investimento:


  1. acquisto e installazione di beni strumentali, macchinari, sistemi di automazione e tecnologie adattive, impianti di produzione, attrezzature e arredi, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali; revamping dei macchinari esistenti. Le spese devono riguardare esclusivamente beni durevoli, non di consumo e strettamente funzionali all'attività svolta. È ammesso anche l’acquisto di beni e attrezzature usati. L’importo di questa voce 1. deve rappresentare almeno il 30% del totale delle spese ammissibili di progetto;

  2. acquisto di hardware (sono escluse le spese per smartphone, tablet e cellulari) purché strettamente connessi al progetto. È ammesso anche l’acquisto di beni e attrezzature usati;

  3. acquisto di software gestionali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e SaaS e simili, servizi di cibersicurezza, nella misura massima del 5% delle spese ammissibili per il progetto;

  4. servizi di consulenza specializzata per la realizzazione del progetto, servizi di prova e sperimentazione, servizi per il controllo della qualità; spese per sviluppo, registrazione o acquisizione di marchi, brevetti, certificazioni di qualità, certificazioni tecniche ed eventuale registrazione REACH. Questa voce deve rispettare la misura massima del 20% delle spese ammissibili per il progetto; non sono ammesse a contributo le spese sostenute per la predisposizione della perizia tecnica asseverata prevista;

  5. opere edili-murarie e impiantistiche e relative spese di progettazione e direzione lavori direttamente correlate e funzionali al progetto, nel limite del 25% delle spese ammissibili per il progetto;

  6. costi indiretti determinati con un tasso forfettario pari al 7% delle spese ammissibili di cui ai precedenti punti.

Tutte le spese devono essere sostenute successivamente alla presentazione della domanda di partecipazione, fatte salve le spese riconducibili al punto 4 e riferite a lavori preparatori, quali la richiesta di permessi o la realizzazione di studi di fattibilità, per la realizzazione del progetto che possono essere sostenute anche a partire dal 16/01/2025.


La domanda di partecipazione può essere presentata esclusivamente online, attraverso l'apposito portale messo a disposizione dall'Ente, a partire dal 17 giugno 2025 ed entro le ore 16:00 del 3 settembre 2025.


L'agevolazione è concessa mediante una procedura valutativa a graduatoria. Il bando prevede infatti, oltre alla presentazione della domanda di agevolazione e al superamento della fase di ammissibilità formale, una verifica dei criteri di ammissibilità specifici ed una valutazione di merito del progetto effettuate da un apposito Nucleo Tecnico di Valutazione. Il termine per la conclusione della fase istruttoria è stabilito in 120 giorni dalla data di chiusura dei termini per la presentazione delle domande.

Photo courtesy of: freepik.com

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