A seguito di un'intensa settimana di consultazioni, sono terminati da poche ore gli Stati Generali per l'Economia, una serie di confronti con le parti sociali ed i rappresentanti di molteplici categorie dei quali i ministri si dicono soddisfatti e dai quali scaturirà un nuovo piano industriale nazionale con orizzonte decennale. Andiamo di seguito ad elencarne i punti chiave delineati dal Ministero dello Sviluppo Economico per bocca del suo reggente, l'On. Stefano Patuanelli.
In particolare il MISE intende puntare con sempre maggiore convinzione sul rafforzamento del nuovo Piano Transizione 4.0 dedicato agli investimenti (e già trattato in una news precedente alla quale rimandiamo il lettore), potenziando le aliquote e facendo in modo di renderlo strutturale con programmazione almeno triennale. A questo proposito gli investimenti verranno concentrati su tecnologie quali l'Intelligenza Artificiale applicata all'impresa, le blockchain e l'IoT (internet delle cose) predisponendo un pacchetto denominato Impresa 4.0 Plus.
Un ulteriore argomento, sempre legato a questo genere di tecnologie di frontiera, è rappresentato dallo sviluppo della banda ultra-larga con una prevista accelerazione per la messa a terra di questa tecnologia ed una sburocratizzazione che faccia in modo di sbloccare i cantieri ad essa dedicati, permettendone il completamento prima delle scadenze.
In un'ottica di attrazione degli investimenti si punterà molto sul reshoring, cercando di riportare in Italia quelle imprese che hanno deciso di delocalizzare, anche solo in parte, le loro attività produttive. Per fare ciò verranno messe in campo ingenti politiche di incentivazione fiscale.
Infine si agirà sulle filiere con interventi verticali, in particolare automotive, edilizia ed acciaio. Particolare rilievo assumerà inoltre il comparto energetico, nell'ambito del quale si andrà ad investire su nuove fonti di energia alternativa qual'è l'idrogeno, che rappresenta il futuro di questo settore a livello europeo e mondiale.
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