ZERODUE
BANDO PARCO AGRISOLARE 2023
La misura "Parco Agrisolare" 2023, rientrante nella Missione "Rivoluzione verde e transizione ecologica" del PNRR come intervento di "Economia circolare e agricoltura sostenibile" prevede il finanziamento di interventi che consistono nell'acquisto e posa in opera di pannelli fotovoltaici sui tetti di edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico ed agroindustriale. Unitamente a tale attività potranno essere eseguiti uno o più interventi di riqualificazione dei fabbricati ai fini del miglioramento dell'efficienza energetica delle strutture, quali la rimozione e lo smaltimento dell'amianto dai tetti, la realizzazione dell'isolamento termico dei tetti e/o la realizzazione di un sistema di areazione.
Le risorse attualmente a disposizione risultano pari a poco meno di 1 miliardo di euro così ripartite:
una quota di risorse pari a poco meno di 700 milioni di euro è destinata alla realizzazione di interventi nel settore della produzione agricola primaria;
una quota di risorse pari a 150 milioni di euro è destinata alla realizzazione di interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in agricoli;
due quote pari a 75 milioni di euro ciascuna sono destinate rispettivamente alla realizzazione degli interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli e alla realizzazione di interventi nel settore della produzione agricola primaria che eccedono i limiti dell'autoconsumo.
La misura si rivolge a:
Imprenditori agricoli in forma individuale o societaria;
Imprese agroindustriali;
Cooperative agricole, anche sotto forma di consorzio;
Soggetti aggregati.
Non saranno considerati soggetti beneficiari quelli esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume di affari annuo inferiore a 7.000 euro.
I soggetti beneficiari e, in caso di presentazione di una proposta per l'autoconsumo condiviso, i soggetti consumatori, dovranno inoltre essere in possesso dei seguenti requisiti:
essere regolarmente costituiti ed iscritti come attivi nel Registro delle imprese;
essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e possedere capacità di contrarre con la pubblica amministrazione;
non essere soggetti a sanzioni interdittive;
non avere amministratori o rappresentanti che si siano resi colpevoli di false dichiarazioni suscettibili di influenzare le scelte delle PA in ordine di erogazione di contributi pubblici;
essere in condizioni di regolarità contributiva attestata dal DURC;
non essere sottoposti a procedure concorsuali;
non essere destinatari di ordini di recupero pendente per aiuti illegali o incompatibili con il mercato interno;
non essere destinatari di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Mipaaf, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce;
non trovarsi in difficoltà ai sensi del regolamento GBER.
Il soggetto beneficiario dovrà infine: realizzare gli interventi previsti sostenendone le spese; avere la disponibilità dei fabbricati su cui gli stessi interventi sono realizzati; risultare titolare dell'eventuale titolo autorizzativo per la realizzazione e l'esercizio dell'impianto fotovoltaico e firmatario, in qualità di produttore, del Regolamento di Esercizio.
I progetti finanziabili prevedono l'acquisto e la posa in opera di impianti fotovoltaici di nuova costruzione (o la creazione di una nuova sezione di un impianto esistente) con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1.000 kWp, oltre all'eventuale esecuzione di uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione:
rimozione e smaltimento dell'amianto dai tetti;
realizzazione dell'isolamento termico dei tetti;
realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto.
In qualunque caso gli interventi eseguiti non potranno comportare un peggioramento delle condizioni ambientali e delle risorse naturali e dovranno essere conformi alle norme nazionali e comunitarie in materia di tutela ambientale.
Inoltre gli interventi dovranno essere avviati dopo la presentazione della domanda e concludersi entro 18 mesi dalla data di pubblicazione della graduatoria, salvo richiesta di proroga motivata.
Le spese ammissibili per la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici prevedono:
acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione ed ulteriori componenti dell'impianto;
sistemi di accumulo;
fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi;
costi di connessione alla rete.
Questi sono ammessi fino ad un limite massimo di 1.500 euro a kWp per la realizzazione dell'impianto, oltre ad un massimo di ulteriori 1.000 euro a kWp ove siano installati anche sistemi di accumulo, per i quali il contributo massimo non potrà eccedere i 100.000 euro.
Per quanto riguarda gli eventuali interventi di rimozione e smaltimento dell'amianto, gli interventi di coibentazione per il miglioramento dell'isolamento termico e quelli per la realizzazione dei sistemi di areazione, il contributo viene erogato fino ad un limite massimo di 700 euro a kWp per la demolizione e la ricostruzione della copertura e la fornitura e posa dei materiali.
Sono inoltre ammissibili, nei limiti di cui sopra, le spese di progettazione, asseverazione ed altre spese tecniche connesse al progetto, comprese quelle relative all’elaborazione e presentazione dell’istanza, inoltre, qualora siano installate colonnine di ricarica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, potrà essere riconosciuto un incentivo incrementale.
L'agevolazione prevede un contributo a fondo perduto concedibile come segue:
Aziende agricole attive nella produzione primaria: 80% dei costi ammissibili per progetti limitati all'autoconsumo (o autoconsumo condiviso); 30% delle spese ammissibili per i progetti eccedenti il limite dell'autoconsumo, quota maggiorata del 20% in caso di piccole imprese, 10% per le medie imprese e 15% per gli investimenti effettuati nelle regioni del Mezzogiorno;
Aziende attive nella trasformazione di prodotti agricoli in agricoli: 80% delle spese ammissibili per impianti di potenza fino a 200 kWp, 65% delle spese ammissibili per impianti con potenza compresa tra i 200 e i 500 kWp e 50% delle spese ammissibili per impianti con potenza compresa tra 500 e 1.000 kWp;
Aziende attive nella trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli ed altre imprese ammissibili: 30% delle spese ammissibili, quota maggiorata del 20% per gli aiuti concessi alle piccole imprese, del 10% per le medie imprese e del 15% per gli investimenti effettuati nelle regioni del Mezzogiorno
Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 12 settembre 2023 e fino alle ore 12:00 del 12 ottobre 2023 e la procedura di valutazione verrà eseguita secondo l'ordine cronologico di invio delle istanze. Qualora le risorse disponibili non dovessero esaurirsi a seguito della procedura a sportello, il Ministero competente potrà prorogare la fase di invio delle domande.
L’incentivo è cumulabile con altri aiuti di Stato, nei limiti previsti dalla legislazione vigente in materia e del rispetto del divieto di “doppio finanziamento” imposto dal PNRR.
Gli aiuti potranno essere cumulati altresì con altre misure di sostegno purché tale cumulo non riguardi gli stessi costi ammissibili.
