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"AFFIANCAMENTO STRATEGICO PER IL MERCATO INDIANO": LA NUOVA MISURA DI SOSTEGNO PROPOSTA DA SIMEST E MAECI

  • Immagine del redattore: ZERODUE
    ZERODUE
  • 18 set
  • Tempo di lettura: 3 min

SIMEST e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale hanno da poco introdotto una nuova misura di sostegno, denominata "Affiancamento strategico per il mercato indiano", con l'obiettivo di supportare le imprese italiane che intendono espandersi in India. La misura, disciplinata dalla Circolare n. 2/394/2025 e dalla Delibera del Comitato Agevolazioni del 31 luglio 2025, prevede la concessione di finanziamenti agevolati e, in alcuni casi, di un cofinanziamento a fondo perduto. L'iniziativa si basa sulle risorse del Fondo 394/81 e del Fondo per la Promozione Integrata.


Criteri di Ammissibilità e Obiettivi


L'intervento è rivolto a imprese italiane che soddisfano precisi requisiti. Le aziende possono accedere ai finanziamenti se intendono effettuare investimenti in India o se sono già stabilmente presenti, esportano, si approvvigionano o sono fornitrici di altre imprese che operano in India.


Gli investimenti ammissibili includono:


  • Investimenti produttivi o commerciali;

  • Rafforzamento patrimoniale;

  • Innovazione tecnologica, digitale ed ecologica;

  • Formazione del personale.


Per essere ammissibile, un'impresa deve avere la sede legale e operativa in Italia. Inoltre, deve soddisfare almeno uno dei seguenti requisiti:


  • Presentare un piano di investimenti che destini almeno il 30% dell'importo totale in investimenti in India;

  • Avere un fatturato export pari ad almeno il 5% e, in aggiunta, essere stabilmente presente in India o realizzare esportazioni/importazioni verso/dall'India per almeno il 2% del fatturato totale;

  • Derivare almeno il 10% del proprio fatturato totale da comprovate operazioni di fornitura verso imprese italiane che già operano in India.


Spese Ammissibili e Modalità Operative


Il finanziamento è concepito per coprire una vasta gamma di spese che puntano a rafforzare la competitività delle imprese italiane in India, incluse quelle per:


  • Investimenti produttivi o commerciali (macchinari e attrezzature) finalizzati all'espansione e alla crescita operativa in loco;

  • Rafforzamento patrimoniale per consolidare la struttura finanziaria delle imprese;

  • Innovazione tecnologica, digitale ed ecologica: spese per l'acquisto di hardware e software, progetti di digitalizzazione, investimenti in sostenibilità e adesione a modelli di Industria 4.0/5.0;

  • Formazione del personale: specificamente rivolta al personale locale indiano, per garantire competenze allineate agli standard italiani (fino al 40% dell'intervento agevolato).


È importante notare che le spese devono essere sostenute e pagate tramite un conto corrente dedicato e la rendicontazione delle spese deve avvenire entro specifici termini, con una prima rendicontazione obbligatoria entro 12 mesi dalla stipula del contratto.


Fermo restando l'importo minimo di 10.000 euro, l'importo massimo dell'intervento agevolativo che può essere richiesto è pari al minore tra:


  • Il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci;

  • I seguenti importi: 500.000 euro per le micro imprese; 2,5 milioni di euro per le PMI, PMI innovative e Start Up innovative; 5 milioni di euro per le altre tipologie di imprese.


L'importo dell'intervento agevolativo è richiesto a titolo di finanziamento ed il programma prevede inoltre la possibilità di un cofinanziamento a fondo perduto fino a un massimo del 20% dell'importo totale del finanziamento (e comunque fino ad un massimo di 200.000 euro) se l'impresa è una PMI innovativa, Start Up innovativa oppure è ubicata nelle regioni del Mezzogiorno. Il cofinanziamento è limitato al 10% dell'importo totale del finanziamento e soggetto a un tetto massimo di 100.000 euro in tutti gli altri casi.


Fermo restando l'importo massimo dell'intervento agevolativo, l'esposizione complessiva dell'impresa richiedente non può essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.


La durata complessiva del finanziamento è di sei anni di cui due anni di preammortamento e quattro anni di rimborso. A fronte della richiesta di proroga il periodo di preammortamento potrà essere esteso di sei mesi con equivalente riduzione del periodo di rimborso. La durata complessiva del finanziamento rimane comunque invariata.


Il rimborso del finanziamento avviene in otto rate semestrali posticipate a capitale costante, a partire dal termine del periodo di preammortamento. In caso di proroga, il rimborso del finanziamento avviene in sette rate.


A partire dal 16 settembre 2025 verrà messo a disposizione della misura un plafond dedicato pari a 200 milioni di euro.


La misura esclude alcune attività, come quelle nei settori bancario, finanziario, assicurativo, della pesca, dell'acquacoltura e della produzione primaria di prodotti agricoli.


Questo nuovo strumento finanziario rappresenta un'opportunità strategica per le imprese italiane che puntano a rafforzare la loro presenza in uno dei mercati più dinamici e promettenti a livello globale.


Il cofinanziamento è concesso nei limiti del plafond "de minimis" disponibile per l'impresa richiedente.


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Photo courtesy of: freepik.com


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