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REGIONE LOMBARDIA - "NUOVA IMPRESA" - CONTRIBUTI PER NUOVE IMPRESE ED AUTOIMPRENDITORIALITA'

Aggiornamento: 18 feb 2022

Regione Lombardia, di concerto con il Sistema Camerale lombardo, promuove una nuova misura finalizzata a sostenere l'avvio di nuove imprese nel settore del commercio (compresi terziario, manifatturiero ed artigiani dei medesimi settori) e l'autoimprenditorialità quale opportunità di ricollocamento dei soggetti fuoriusciti dal mercato del lavoro, in modo da favorire la ripresa ed il rilancio dell'economia regionale duramente colpita dalla pandemia da Covid-19. L'agevolazione prevede l'erogazione di contributi a fondo perduto sui costi connessi alla creazione di nuove imprese.


Potranno fare domanda le micro, piccole e medie imprese del commercio (inclusi i pubblici esercizi), del terziario, del manifatturiero e gli artigiani dei medesimi settori che aprono una nuova attività (sia sede legale che operativa) in Lombardia dopo il 26 luglio 2021: Codici ATECO. Per nuova attività si intende un nuovo soggetto giuridico come risultante dell'attribuzione del codice fiscale/partita IVA da parte dell'Agenzia delle Entrate e non quindi derivante dalla trasformazione di un'impresa già esistente. Inoltre non viene considerata come nuova impresa l'attivazione di una nuova sede operativa sul territorio lombardo da parte di imprese già esistenti.


La dotazione finanziaria complessivamente messa a disposizione ammonta a 4 milioni di euro e l'agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili, che dovranno essere pari ad almeno 5.000 euro e comunque nel limite massimo di 10.000 euro per impresa. Ogni impresa potrà presentare una sola domanda di agevolazione.


Sono ammissibili esclusivamente le spese per l'avvio della nuova impresa, sostenute e quietanzate dopo la data di approvazione della deliberazione regionale che rientrino nelle seguenti casistiche:

  1. onorari notarili e costi relativi alla costituzione d'impresa (al netto di tasse, imposte, diritti e bolli anticipate dal notaio/consulente);

  2. onorari per prestazioni e consulenze relative all'avvio d'impresa in ambito: marketing e comunicazione, logistica, produzione, personale, organizzazione, sistemi informativi e gestione di impresa, contrattualistica, contabilità e fiscalità;

  3. acquisto di beni strumentali/macchinari/attrezzature/arredi nuovi, anche finalizzati alla sicurezza, incluse le spese per il montaggio/trasporto/manodopera e le relative opere murarie strettamente collegate. Le spese dovranno riguardare esclusivamente beni durevoli, non di consumo e strettamente funzionali all'attività svolta;

  4. acquisto di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e saas e simili, brevetti e licenze d’uso sulla proprietà intellettuale, nella misura massima del 50% della spesa totale di progetto;

  5. acquisto di hardware (sono escluse le spese per smartphone e cellulari);

  6. registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e per le certificazioni di qualità e relative spese per consulenze specialistiche;

  7. canoni di locazione della sede legale e operativa della nuova impresa;

  8. sviluppo di un piano di comunicazione (progettazione del logo aziendale, progettazione e realizzazione sito internet, registrazione del dominio, progettazione piano di lancio dell'attività)e strumenti di comunicazione e promozione (es. messaggi pubblicitari su radio, TV, cartellonistica, social network, banner su siti di terzi, Google Ads, spese per materiali pubblicitari, etc);

  9. spese generali riconosciute in maniera forfettaria nella misura massima del 7% delle spese di cui ai precedenti punti.

Le spese dovranno essere suddivise equamente tra spese di natura corrente (punti 1, 2, 6, 7, 8 e 9) e spese di natura capitale (punti 3, 4, 5) essendo il contributo regionale suddiviso pariteticamente tra corrente e capitale, nei limiti delle disponibilità finanziarie delle risorse in corrente e in capitale, ed essere sostenute e quietanzate successivamente al 26 luglio 2021 ed entro il 31 dicembre 2021. Il contributo è erogabile al raggiungimento dell'investimento minimo previsto sulla base delle spese effettivamente sostenute.


Le domande andranno trasmesse esclusivamente per via telematica attraverso l'apposito portale messo a disposizione dall'Ente e verranno valutate tramite procedura a sportello (a rendicontazione, seguendo l'ordine cronologico di presentazione della domanda e punteggio minimo di 40/100), la cui apertura è prevista a decorrere dalle ore 14:30 del 1° dicembre 2021 fino alle ore 12:00 del 20 dicembre 2021. Il termine di conclusione del procedimento di concessione, con relativa erogazione, sarà di 90 giorni a decorrere dalla data di scadenza per la presentazione delle domande, comprensiva di rendicontazione.


Il contributo verrà concesso nell'ambito del "Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del Covid-19", entro il termine di validità, decorso il quale rientrerà nel più classico regolamento de minimis.


NB: con Delibera di Giunta regionale n. 5964 del 15 dicembre 2021, il termine per la presentazione delle domande è stato prorogato al 31 marzo 2022 salvo esaurimento anticipato dei fondi (comunque incrementati di ulteriori 7,7 milioni con precedente delibera del 30 novembre 2021). Sono state altresì ammesse alla partecipazione del bando anche:

  • le imprese costituite in forma cooperativa con i codici ATECO ammissibili elencati sopra;

  • le imprese del settore costruzione con codice ATECO primario F e tutti i sottodigit;

  • gli intermediari del commercio di cui al codice ATECO G 46.1 e tutti i sottodigit.



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