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REGIONE LOMBARDIA - BANDO PATRIMONIO IMPRESA

Il Bando "Patrimonio Impresa", promosso da Regione Lombardia, si propone di sostenere le PMI regionali desiderose di rafforzare la propria struttura patrimoniale e che intendano investire sul proprio sviluppo, e rilancio, nell'ambito di interventi aventi almeno una delle seguenti finalità:

  • attrazione di investimenti, reshoring e back shoring;

  • riconversione e sviluppo aziendale, anche finalizzati alla valorizzazione del capitale umano;

  • transizione digitale con attenzione anche al miglioramento dell'ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro;

  • transizione green ed economia circolare per efficientare i processi ed ottenere vantaggi competitivi nel rispetto dell'ambiente.

A questo scopo sono state individuate due distinte linee di intervento:

  • Linea 1 a cui possono accedere le PMI attive da oltre 12 mesi e costituite nelle forme di imprese individuali e società di persone, oppure liberi professionisti che abbiano avviato l'attività professionale da più di 12 mesi;

  • Linea 2 a cui possono accedere le PMI attive da oltre 36 mesi e che sono già costituite nella forma di società di capitali e che, prima di presentare la domanda di partecipazione, abbiano deliberato un aumento di capitale pari ad almeno 75.000 euro.

Le PMI che intendono usufruire delle linee di intervento dovranno impegnarsi, entro 60 giorni dall'eventuale comunicazione di concessione dell'agevolazione, a trasformarsi in società di capitali (i liberi professionisti dovranno costituirne una). Sempre negli stessi termini, dovranno inoltre versare un aumento di capitale pari ad almeno 25.000 euro.


La dotazione complessivamente messa a disposizione dal Bando è paria a:

  • 100 milioni di euro messi a disposizione a Finolmbarda da utilizzare nei limiti della Garanzia Regionale per la parte di finanziamento;

  • 15 milioni di euro messi a disposizione da Regione Lombardia per la parte di contributi a fondo perduto;

  • 25 milioni di euro sempre messi a disposizione da Regione Lombardia per la parte di Garanzia Regionale.

L'agevolazione è concessa nella seguente forma ed entità, differenziata a seconda della Linea:

  • Linea 1: contributo concesso da Regione Lombardia pari al 30% dell'aumento di capitale sottoscritto e versato nel Soggetto Beneficiario e comunque compreso tra un minimo di 7.500 ed un massimo di 25.000 euro per impresa;

  • Linea 2: contributo concesso da Regione Lombardia pari al 30% dell'aumento di capitale sottoscritto e versato nel Soggetto Beneficiario e comunque compreso tra un minimo di 22.500 ed un massimo di 100.000 euro per impresa. Il valore minimo diminuisce a 7.500 euro nel caso di utilizzo dell'aumento di capitale a copertura delle perdite.

Il contributo dovrà essere iscritto dal Soggetto Beneficiario in una riserva di patrimonio netto non distribuibile da utilizzare per futuri aumenti di capitale sociale da realizzare entro 24 mesi dall'erogazione del contributo.


Le PMI che presentano domanda per la Linea 2 potranno richiedere anche un finanziamento a medio-lungo termine e a tasso variabile concesso da Finlombarda finalizzato a sostenere un Programma di Investimento con le seguenti caratteristiche:

  • durata compresa tra 24 e 72 mesi incluso un periodo di ammortamento variabile da 12 mesi (per durate complessive comprese tra 24 e 36 mesi) a 24 mesi (per durate complessive superiori a 26 mesi);

  • importo non superiore a quattro volte il valore dell'aumento di capitale versato e comunque nel limite dell'80% del valore del Programma di Investimento (in ogni caso il finanziamento sarà compreso tra un minimo di 36.000 ed un massimo di 1 milione di euro);

  • rimborso amortizing con rata semestrale a quota capitale costante (scadenze fisse ogni 15 marzo/15 settembre);

  • interessi al tasso Euribor a 6 mesi oltre ad un margine variabile in funzione della classe di rischio assegnata;

  • oltre alla Garanzia Regionale, fino all'80% per ogni singolo finanziamento, potranno essere richieste garanzie dirette del Fondo Centrale di Garanzia e/o altra garanzia pubblica o rilasciata da un Confidi.

In alternativa, per realizzare l’investimento le imprese possono utilizzare risorse proprie anche derivanti da finanziamenti ottenuti da intermediari finanziari.


Le spese ammissibili, che devono essere sostenute successivamente alla data di pubblicazione della Delibera Regionale (14 maggio 2021), sono riconducibili alle seguenti tipologie:

  • macchinari, impianti di produzione, attrezzature, arredi nuovi di fabbrica necessari per il conseguimento delle finalità produttive (sono inclusi gli automezzi purché non destinati al trasporto merci su strada);

  • software e hardware;

  • marchi, brevetti e licenze di produzione;

  • opere murarie, opere di bonifica, impiantistica e costi assimilati, anche finalizzati all’introduzione di criteri di ingegneria antisismica nel limite del 20% dei precedenti punti solo se direttamente correlati e funzionali all’installazione dei beni oggetto di investimento;

  • consulenze strategiche e tecniche nel limite del 10% dei punti precedenti.

Il termine ultimo per la realizzazione del Programma di Investimento è di massimo di 12 mesi dalla data di erogazione del contributo fatta salva la possibilità di concessione di proroga. Ciascuna impresa potrà essere beneficiaria di un solo intervento finanziario.


La domanda dovrà essere presentata esclusivamente online sull'apposita piattaforma messa a disposizione dall'Ente a partire dalle ore 12:00 del 8 luglio 2021. Il bando, attuato tramite procedimento valutativo a sportello, rimarrà aperto sino ad esaurimento della dotazione per la concessione del Contributo con una prima finestra di chiusura il giorno 8 novembre 2021 alle ore 17:00. Il termine di conclusione del procedimento sarà di 60 giorni a decorrere dalla data di presentazione delle domande.


Il finanziamento è concesso a condizioni di mercato e pertanto non costituisce aiuto di Stato. Fino al termine di validità del Quadro temporaneo la componente di contributo ricade in questa casistica mentre la componente di Garanzia Regionale rientra nell'ambito del regolamento de minimis. Al termine della validità del Quadro Temporaneo, entrambe le componenti dell'agevolazione saranno concesse ai sensi del regolamento de minimis.



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