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REGIONE LOMBARDIA - BANDO NUOVA IMPRESA EDIZIONE 2022

Aggiornamento: 12 set 2022

Aggiornamento: la dotazione iniziale, pari a 1 milione di euro, è stata incrementata di 8,9 milioni attraverso la delibera di Giunta regionale n. XI/6228 approvata nella seduta del 4 aprile 2022, portando il totale complessivo delle risorse a 9,9 milioni di euro.

Facendo seguito al grande successo ottenuto dalla prima versione del Bando, Regione Lombardia e il Sistema Camerale lombardo attiveranno a breve lo sportello 2022 del Bando "Nuova Impresa" finalizzato a sostenere l'avvio di nuove imprese e l'autoimprenditorialità anche in forma di lavoro autonomo con partita IVA individuale, quale opportunità di ricollocamento dei soggetti fuoriusciti dal mercato del lavoro, attraverso l'erogazione di contributi sui costi connessi alla creazione delle nuove imprese.


Potranno fare domanda le micro, piccole e medie imprese che abbiano aperto una nuova attività (sede legale ed operativa) in Lombardia a decorrere dal 1° gennaio 2022 e fino alla data di chiusura dello sportello (31 marzo 2023), salvo chiusura anticipata per esaurimento della dotazione finanziaria. L'impresa dovrà essere iscritta al Registro delle Imprese ed attiva a decorrere dal 1° gennaio 2022 e con partita IVA attiva a decorrere dalla medesima data e non viene considerata come nuova impresa l'attivazione di una nuova sede operativa da parte di imprese già esistenti.


Oltre a queste, potranno accedere al contributo i lavoratori autonomi con partita IVA individuale, non iscritti al Registro delle Imprese, che abbiano dichiarato l’inizio attività ad uno degli uffici locali dell'Agenzia delle Entrate, in possesso di partita IVA attribuita dall’Agenzia delle Entrate attiva a decorrere dal 1° gennaio 2022 e che abbiano il domicilio fiscale in Lombardia come risultante dall’Anagrafe Tributaria presso l’Agenzia delle Entrate.


Sono invece escluse le MPMI e i lavoratori autonomi con codice ATECO primario o prevalente ricompreso nella sezione A (agricoltura, silvicoltura e pesca) e K (attività finanziarie ed assicurative) e quelli che svolgono attività primaria o prevalente ricompresa nei seguenti codici ATECO: 47.78.94, 92.00, 92.00.02, 92.00.09, 96.04.


Sono altresì ammissibili le nuove imprese iscritte all'Albo delle imprese agromeccaniche di Regione Lombardia.


L'agevolazione è concessa a fronte di un budget composto da spese in conto capitale e spese di parte corrente, con un minimo di spese in conto capitale pari al 50% del totale.


I progetti dovranno prevedere un investimento minimo di 3.000 euro e l'agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile nel limite massimo di 10.000 euro.


L'agevolazione è da imputare specificamente a copertura delle spese in conto capitale e non può pertanto essere superiore all'importo di queste ultime. Laddove le spese di parte corrente fossero superiori al 50%, queste saranno considerate non ammissibili per la parte eccedente il 50%. Possono essere presentate anche domande di contributo che prevedano esclusivamente spese in conto capitale e ogni impresa (o professionista) potrà presentare una sola domanda di agevolazione.


Saranno ammissibili esclusivamente le spese per l'avvio della nuova impresa, anche in forma di lavoro autonomo con partita IVA, sostenute e quietanzate dopo la data di iscrizione al Registro Imprese (per le MPMI) o l’inizio attività all’Agenzia delle Entrate (per i lavoratori autonomini con partita IVA) che deve decorrere dal 1° gennaio 2022 e fino alla data di presentazione della domanda di contributo, e in ogni caso (qualora lo sportello per presentare le domande chiudesse nei primi mesi del 2023) per spese sostenute e quietanzate entro il 31 dicembre 2022.


Saranno ammissibili, al netto di IVA, le seguenti tipologie di spesa in conto capitale:

  • acquisto di beni strumentali/macchinari/attrezzature/arredi nuovi, incluse le spese per il montaggio/trasporto/manodopera e realizzazione di strutture, anche in muratura, strettamente collegate. Le spese devono riguardare esclusivamente beni durevoli, non di consumo e strettamente funzionali all'attività svolta (non sono ammessi gli autoveicoli);

  • acquisto di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e saas e simili, brevetti e licenze d’uso sulla proprietà intellettuale, nella misura massima del 60% della spesa totale di progetto;

  • acquisto di hardware (sono escluse le spese per smartphone e cellulari);

  • registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e per le certificazioni di qualità.

Relativamente alle spese in conto corrente saranno ammissibili:

  • onorari notarili e costi relativi alla costituzione d'impresa (al netto di tasse, imposte, diritti e bolli anticipate dal notaio/consulente);

  • onorari per prestazioni e consulenze relative all'avvio d'impresa, nei seguenti ambiti: marketing e comunicazione; logistica; produzione; personale, organizzazione, sistemi informativi e gestione di impresa; contrattualistica; contabilità e fiscalità;

  • spese relative alle consulenze specialistiche legate alla registrazione allo sviluppo di marchi e brevetti, nonché per le certificazioni di qualità di cui alla relativa voce di spesa in conto capitale;

  • canoni di locazione della sede legale e operativa della nuova impresa;

  • sviluppo di un piano di comunicazione (progettazione del logo aziendale, progettazione e realizzazione sito internet, registrazione del dominio, progettazione piano di lancio dell'attività) e strumenti di comunicazione e promozione (es. messaggi pubblicitari su radio, TV, cartellonistica, social network, banner su siti di terzi, Google Ads, spese per materiali pubblicitari, etc).

Le spese ammissibili dovranno essere comprovate da fatture interamente quietanzate, o documentazione fiscalmente equivalente, emesse dal fornitore dei beni/servizi e comprovate da documentazione bancaria (o postale), comprensiva di estratto conto, attestante il pagamento per intero del titolo di spesa, esclusivamente da parte del soggetto beneficiario. Tutte le spese si intendono al netto dell'IVA ad eccezione del caso in cui il soggetto beneficiario sostenga realmente ed effettivamente il detto costo senza possibilità di recupero.


Il contributo è erogabile al raggiungimento dell'investimento minimo previsto sulla base delle spese effettivamente sostenute. Non è invece previsto un tetto massimo di investimento che viene lasciato alle stime dell'impresa.


Le domande andranno inoltrate esclusivamente per via telematica, attraverso l'apposito portale che l'Ente metterà a disposizione, dalle ore 14:00 del 4 aprile 2022 fino alle ore 12:00 del 31 marzo 2023. L'assegnazione del contributo avverrà con procedura valutativa "a sportello" secondo l'ordine cronologico di invio telematico della richiesta e fino ad esaurimento delle risorse a disposizione, o comunque entro la data di chiusura dello sportello. Saranno accolte le domande in overbooking per il 50% della dotazione finanziaria, le quali potranno accedere al contributo solo a fronte della destinazione delle risorse mediante apposita deliberazione.


E' prevista una prima fase di istruttoria formale alla quale farà seguito una seconda istruttoria tecnica a punteggio, fino ad un massimo di 100 punti (50 punti per la coerenza con le finalità della misura, i rimanenti 50 punti per eventuali interventi in ottica di transizione verde e transizione digitale). Le domande che otterranno una valutazione non inferiore ai 40 punti avranno accesso ai contributi secondo l'ordine cronologico di presentazione. Il termine di conclusione del procedimento di concessione, con relativa erogazione, è di 90 giorni.


Il contributo verrà concesso nel rispetto del "Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del Covid-19" fino al termine di validità, decorso il quale rientrerà nel più classico regime de minimis.



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