Regione Emilia-Romagna ha recentemente pubblicato un bando che si propone l'obiettivo di supportare lo sviluppo ed il consolidamento delle startup innovative, in grado di offrire al mercato prodotti, servizi e sistemi di produzione ad elevato contenuto innovativo, che, in linea con le traiettorie della Strategia di Specializzazione Intelligente della Regione Emilia-Romagna, contribuiscano al posizionamento competitivo regione e delle sue filiere industriali e produttive in ambito internazionale, e siano in grado di generare nuove opportunità occupazionali anche attraverso la valorizzazione delle conoscenze e delle competenze tecnologiche e imprenditoriali generate nelle Università e nelle organizzazioni di ricerca presenti in regione.
Le risorse complessivamente messe a disposizione ammontano a 2,5 milioni di euro di cui 700.000 euro a valere sull'annualità 2021 ed i rimanenti 1,8 milioni a valere sull'annualità 2022. Di questi una quota pari a 700.000 euro è riservata al finanziamento di progetti presentati da imprese operanti nei settori delle industrie culturali, creative e dell'innovazione nei servizi.
I progetti saranno valutati e finanziati in ordine di punteggio fino ad esaurimento delle risorse, fermo restando che Regione Emilia-Romagna si riserva comunque la possibilità di integrare la dotazione finanziaria qualora vi siano disponibilità ulteriori.
Potranno presentare domanda di contributo le micro e piccole imprese regolarmente costituite e registrate, al 31 maggio 2021, nella sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle startup innovative presso la Camera di Commercio competente e aventi codici ATECO primari rientranti tra quelli ammissibili.
Trattandosi di una misura specifica per startup, grande risalto viene dato al tema dell'equilibrio finanziario. Al momento della domanda infatti, le imprese partecipanti dovranno dichiarare la modalità con cui intendono garantire la copertura finanziaria del progetto. In particolare, potranno scegliere se realizzare l’intervento attraverso l’utilizzo di mezzi propri e/o ricorrere a finanziamenti esterni, purché sia rispettata la formula P+F>=I dove "P" è il capitale sociale sottoscritto e versato, "F" il finanziamento garantito da terzi e "I" il costo totale del progetto. Qualora tale formula non sia rispettata e dimostrata al momento della domanda, i partecipanti dovranno dichiarare di reperire le risorse mancanti dimostrandone formalmente la disponibilità entro il 31 dicembre 2021 attraverso apposita dichiarazione da inoltrare sul portale online entro il 28 febbraio 2022.
L'agevolazione si configura attraverso un contributo a fondo perduto nella misura pari al 60% della spesa ritenuta ammissibile fino ad un massimo di 150.000 euro. La misura del contributo potrà essere incrementata da 5 a 10 punti percentuali nel caso in cui l'impresa dimostri di possedere determinate premialità (rilevanza di presenza femminile, unità locali in aree montane, assunzione di almeno una persona con contratto di lavoro a tempo indeterminato).
Sono ammissibili a ricevere il contributo i progetti finalizzati alla realizzazione di piani imprenditoriali di investimento per lo sviluppo e la commercializzazione di nuovi prodotti, servizi e modelli di business a patto che:
vengano realizzati in un'unità locale situata nel territorio dell’Emilia-Romagna regolarmente censita presso la CCIAA di competenza;
rientrino in uno degli ambiti prioritari individuati nella Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente (Sistema agroalimentare, edilizia e costruzioni, industrie della salute e del benessere, meccatronica e motoristica, industrie culturali e creative, innovazione nei servizi);
abbiano ricadute innovative e potenziali impatti occupazionali attraverso processi che favoriscano la promozione di tematiche quali: transizione digitale, transizione energetica, economia circolare, salute e benessere, cultura e creatività;
siano basati su una soluzione innovativa da proporre al mercato, già individuata al momento della presentazione della domanda, che abbia un chiaro impatto in termini di sostenibilità e sia in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell'agenda 2030;
preveda uno o più tra i seguenti interventi: sviluppo produttivo di risultati di ricerca o di soluzioni tecnologiche derivanti da una o più tecnologie abilitanti; messa a punto del modello di business; adattamento di prodotti/servizi alle esigenze di potenziali clienti; ingegnerizzazione di prototipi e piani di sviluppo industriale (scale-up); apertura e/o sviluppo di mercati esteri;
preveda l'impegno diretto dei soci dell'impresa proponente e/o di un team, dotati di capacità tecniche e gestionali adeguate, in termini di apporto tecnologico e lavorativo.
E' prevista inoltre la possibilità di accompagnare i progetti con una relazione di supporto effettuata da un "soggetto accompagnatore" tra i quali rientrano:
incubatori certificati di startup;
incubatori e acceleratori (pubblici, privati, universitari etc.) che forniscano servizi quali: spazi fisici e facilities di tipo logistico, laboratori e strumentazione, servizi di supporto allo sviluppo del business, opportunità di integrazione e networking.
L'investimento complessivo per la realizzazione del progetto non potrà risultare inferiore a 100.000 euro, ridotto a 50.000 per le industrie culturali, creative e di innovazione nei servizi.
Tra le spese ammissibili a ricevere il contributo rientrano:
acquisto o locazione/leasing di impianti e macchinari. In caso di leasing o locazione, tali spese sono ammissibili limitatamente alle quote inerenti il periodo del progetto;
affitto/noleggio laboratori ed attrezzature scientifiche;
acquisto e licenze di utilizzo di titoli di proprietà industriale o intellettuale e di software e canoni annuali per certificazioni;
consulenze per progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo e certificazione di soluzioni innovative, temporary management, supporto alla redazione del business plan, supporto ad analisi strategiche di mercato, supporto allo sviluppo di un piano industriale, supporto allo sviluppo di un piano di internazionalizzazione, collaborazioni a vario titolo e consulenze specialistiche;
costi per la localizzazione di nuove unità locali operative (esclusi magazzini o sedi di rappresentanza) in Regione Emilia-Romagna tramite acquisto (massimo 50% del valore delle prime quattro voci di costo);
costi per personale dipendente. Sono ricompresi i soci purché rendicontati con contratto di lavoro dipendente (massimo 25% delle prime 4 voci di costo).
Le spese dovranno essere riferite al periodo che intercorre tra la data di presentazione della domanda ed il 31 ottobre 2022 salvo proroghe, mentre l'emissione ed il pagamento delle fatture dovranno essere compresi tra la presentazione della domanda e la presentazione della rendicontazione.
La domanda potrà essere presentata esclusivamente per via telematica, attraverso l'apposito portale messo a disposizione dalla regione, dalle ore 13:00 del 22 giugno 2021 alle ore 13:00 del 29 luglio 2021. A fronte dell'inoltro delle domande, è prevista una prima istruttoria di ammissibilità formale alla quale farà seguito una successiva valutazione di ammissibilità sostanziale che entri nel merito dei progetti tramite l'attribuzione di un punteggio minimo (36/60 per quanto riguarda la qualità tecnico scientifica, 24/40 relativamente alla qualità economico-finanziaria).
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