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RECOVERY FUND PER IMPRESA 4.0 PLUS

E' stato approvato questa mattina, dopo cinque giorni di negoziato, il testo definitivo del cosiddetto Recovery Fund che sancisce un'intesa a lungo prospettata dai 27 paesi membri dell'Unione, con particolare riferimento a quelli maggiormente colpiti dall'emergenza epidemiologica da Covid-19, causa della crisi economica più ingente dai tempi della Grande Recessione.


Sono 750 i miliardi complessivamente messi a disposizione dal Next Generation EU (questo il nome ufficiale del provvedimento), 208,8 dei quali saranno destinati all'Italia. Di questi, 81,4 sono trasferimenti diretti di bilancio (solo 400 milioni meno di quanto prospettato nella prima bozza di proposta della Commissione) mentre 127,4 verranno elargiti sotto forma di prestiti (con un guadagno di circa 36 miliardi rispetto al piano originario) a lunga scadenza e con tassi molto bassi, un'iniezione di liquidità che permetterà al Paese di operare quelle riforme in grado di trasformare l'economia facendola ripartire.


Per poter accedere a questi fondi, disponibili solo dal prossimo anno, l'Italia dovrà presentare in autunno un ambizioso piano di riforme che spieghi come il paese intenderà usarli. Il Consiglio si occuperà, in una fase successiva al vaglio del piano da parte della Commissione, di approvare o meno il piano stesso.


Il piano dovrà tenere conto delle raccomandazioni UE pubblicate negli ultimi anni per ogni paese, le quali chiariscono come ciascun beneficiario del contributo dovrà puntare al rafforzamento della crescita potenziale, alla creazione di nuovi posti di lavoro e alla capacità di resilienza economica e sociale dello Stato. Per quanto riguarda l'Italia, avranno un occhio di riguardo le riforme su temi caldi da anni quali la giustizia, la Pubblica Amministrazione, le pensioni, l'aumento della protezione per i lavoratori atipici e una garanzia di maggiore liquidità alle imprese.


Il piano dovrà contenere anche misure che facilitino la transizione verde e digitale dell’economia ed è proprio in quest'ottica che si inserisce il piano Impresa 4.0 Plus dedicato alle tecnologie di frontiera quali l'Intelligenza Artificiale, il Quantum Computing, l'IoT e le blockchain, specialmente se verranno utilizzate per ottenere degli obiettivi che riguardino la sicurezza sul lavoro o la cybersicurezza, la transizione verde e l'innovazione di prodotti e processi.


Chi riuscirà ad unire questi due elementi infatti (tecnologie ed obiettivi), realizzerà un incremento esponenziale delle percentuali di credito d'imposta sull'investimento fatto, con la possibilità di arrivare anche ad una defiscalizzazione totale.


Il nuovo piano si stima che sarà pronto, e presentato, nei primi giorni di gennaio 2021.





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