E' stato pubblicato da poche ore uno studio dell'OCSE che esamina le evoluzioni dell'ecosistema delle blockchain italiane e le implicazioni che questa nuova tecnologia potrà avere nel futuro sviluppo di PMI e start-up a livello nazionale. Il rapporto si concentra in particolare nell'analisi delle caratteristiche e delle dinamiche di imprese che abbiano introdotto servizi basati sulle blockchain nel mercato italiano, i settori e le imprese interessate e le opportunità e le sfide per lo sviluppo delle loro attività, il tutto per portare, in un prossimo futuro, ad un miglioramento costante della digitalizzazione e della produttività della popolazione e delle PMI in generale. Il rapporto illustra inoltre le recenti tendenze in materia di regolamentazione e politiche pubbliche e fornisce raccomandazioni in merito.
Il progetto originario è stato finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico con l'obiettivo di analizzare lo stato dell'arte delle PMI nazionali rispetto all'elaborazione di applicazioni ed infrastrutture basate su questa nuova tecnologia. L'Italia, realtà nella quale si è riscontrata una crescita repentina di progetti relativi alle blockchain (solo nel 2019 ne sono stati realizzati più di 1000 con un +56% anno su anno) è il primo paese europeo a finanziare questo genere di studi assecondando, con politiche mirate, questi sviluppi in modo da coinvolgere sempre più realtà imprenditoriali già avviate, o che si apprestano a farlo, puntando ad una visione strategica del futuro. Questa espansione è motivata da una crescente consapevolezza delle possibili applicazioni basate su questa tecnologia in ambiti diversi da quelli che ne hanno contraddistinto la prima diffusione una dozzina di anni fa.
La principale caratteristica offerta da questa tecnologia infatti, è quella di ridurre (anche drasticamente) il costo della fiducia necessario al perfezionamento di una transazione, intesa come scambio informativo o di valore, garantendo al tempo stesso la certezza della sua esecuzione. Nei contesti in cui il costo della fiducia è una componente rilevante del costo transazionale, queste nuove tecnologie possono ridurre inefficienze e semplificare i livelli di intermediazione tra le parti. La riduzione del costo della fiducia inoltre, può rendere economicamente conveniente l'esecuzione di micro scambi di valore tra due attori (pensiamo soltanto alle commissioni del POS) creando le basi per nuovi modelli di business. Queste nuove tecnologie potranno rivoluzionare il modo con il quale le imprese, i privati e le amministrazioni pubbliche interagiscono (fonte MISE e OCSE).
Proposte per la Strategia italiana in materia di tecnologie basate su registri condivisi e Blockchain: https://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/Proposte_registri_condivisi_e_Blockchain_-_Sintesi_per_consultazione_pubblica.pdf
Rapporto OCSE Blockchain per start-up e PMI in Italia: https://d110erj175o600.cloudfront.net/wp-content/uploads/2020/09/Blockchain-for-SMEs_Italy-ITALIAN-VERSION-for-publication.pdf
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