Si è riaperta da poco la finestra di presentazione delle domande a valere sulla misura "Italia Economia Sociale", un incentivo promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico rivolto alle imprese che svolgono attività di utilità sociale e di interesse generale.
La misura, attiva in tutta Italia, sostiene gli investimenti che hanno uno dei seguenti obiettivi:
Incremento occupazionale di lavoratori svantaggiati;
Inclusione sociale di persone vulnerabili;
Valorizzazione e salvaguardia dell'ambiente, rigenerazione urbana e turismo sostenibile, nonché sostenibilità ambientale dell'attività d'impresa;
Salvaguardia e valorizzazione dei beni storico-culturali o perseguimento di finalità culturali e creative o di utilità sociale di rilevante interesse pubblico, all'interno di una comunità o di un territorio.
La dotazione finanziaria originaria è pari a 223 milioni di euro e l'agevolazione è stata recentemente oggetto di una revisione normativa che ne ha ampliato l'ambito di applicazione e modificato alcuni importanti aspetti, di seguito:
inclusione, tra i soggetti beneficiari, delle imprese sociali in qualsiasi forma costituite e delle imprese culturali e creative costituite in forma societaria;
riduzione da 200.000 a 100.000 euro dell’importo minimo dei progetti finanziabili;
concessione delle agevolazioni ai sensi del regolamento GBER, invece del regolamento de minimis;
riconoscimento per tutti i progetti agevolati di un contributo a fondo perduto di importo compreso tra il 5% e il 20% delle spese ammissibili.
Impresa Economia Sociale è rivolto a:
imprese sociali, costituite in qualsiasi forma, iscritte nell’apposita sezione del Registro delle imprese;
cooperative sociali e loro consorzi;
società cooperative aventi qualifica di ONLUS;
imprese culturali e creative, costituite in forma di società di persone o di capitali, che operano o intendono operare nei settori economici elencati nell’Allegato 1 dell'apposito decreto direttoriale.
La misura finanzia progetti di entità compresa tra i 100.000 euro ed i 10 milioni di euro che prevedono;
realizzazione di investimenti produttivi;
incremento occupazionale di lavoratori con disabilità;
Le spese agevolabili comprendono:
suolo aziendale e relative sistemazioni, nel limite del 10% dell’investimento produttivo complessivamente agevolabile;
fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni;
macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche.
In quanto funzionali alla realizzazione del programma di investimento, sono ammissibili, nei limiti del 20% delle stesse spese di investimento, le seguenti voci:
spese di funzionamento relative a materie prime, sussidiarie, materiali di consumo e merci, servizi di carattere ordinario;
spese per la formazione specialistica dei soci e dei dipendenti dell’impresa;
spese per consulenze specialistiche (es. studi di fattibilità economico-finanziaria, progettazione e direzione lavori, studi di valutazione di impatto ambientale, servizi forniti da centri di trasferimento tecnologico, stazioni sperimentali, digital innovation hub e incubatori d’impresa);
oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge;
spese per l’ottenimento di certificazioni ambientali o di qualità.
Il contributo consiste in un finanziamento agevolato al tasso dello 0,5% annuo e della durata massima di 15 anni, concesso dal Ministero dello Sviluppo Economico, a valere su risorse della Cassa Depositi e Prestiti, al quale dev'essere necessariamente abbinato un finanziamento bancario concesso da una banca finanziatrice (banca italiana o succursale di una banca estera operante in Italia). L’insieme dei finanziamenti sopra indicati garantisce una copertura complessiva fino all’80% delle spese ammissibili, di cui il 70% rappresentato dal finanziamento agevolato e il restante 30% costituito dal finanziamento bancario. A ciò si aggiunge, grazie alla recente revisione normativa, un contributo a fondo perduto di importo compreso tra il 5% e il 20% della spesa totale ammessa alle agevolazioni. Per gli investimenti produttivi l’importo del contribuito varia in base alla dimensione di impresa e alla localizzazione del programma agevolato; per i progetti che prevedono l’incremento occupazionale di lavoratori con disabilità il contributo non rimborsabile è sempre pari al 20%.
Le domande della nuova versione di Italia Economia Sociale possono essere presentate a partire dal 13 ottobre (e comunque dopo la stipula della nuova Convenzione tra Ministero, ABI e CDP) ed inviate al Ministero esclusivamente tramite PEC, avendo cura di allegare, nella documentazione da produrre, la delibera di finanziamento rilasciata dalla banca finanziatrice che attesti la capacità economico-finanziaria dell'impresa.
Kommentare