Smart Money è una nuova misura promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestita da Invitalia, volta a favorire il rafforzamento del sistema delle start-up innovative italiane sostenendole nella realizzazione di progetti di sviluppo e facilitandone l’incontro con l’ecosistema dell’innovazione. Sono previste due distinte tipologie di intervento:
Capo II: possono accedere le start-up innovative o le persone fisiche che presentino il "Progetto di sviluppo" di una soluzione innovativa in fase pre-seed o seed. I progetti di sviluppo possono essere localizzati sull'intero territorio nazionale e devono contenere un "Piano di attività" predisposto ed attuato da un unico attore dell'ecosistema dell'innovazione operante per lo sviluppo di imprese innovative e rientrante tra quelli indicati: incubatori certificati, acceleratori di start-up, innovation hub, organismi di ricerca.
Capo III: possono accedere le sole start-up innovative che abbiano ultimato il "Piano di attività" ammesso alle agevolazioni relative al "Capo II". La start-up innovativa potrà presentare domanda di agevolazione avente ad oggetto uno o più investimenti nel capitale di rischio, attuati da uno o più attori dell'ecosistema dell'innovazione abilitati, rientranti tra quelli indicati al precedente Capo. Sono altresì abilitati ad attuare interventi nel capitale di rischio realtà quali investitori qualificati e business angels.
Possono beneficiare delle agevolazioni le start-up innovative che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione siano classificabili come micro e piccole imprese, regolarmente costituite da meno di 24 mesi ed iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese. Dette imprese devono trovarsi nelle prime fasi di avviamento dell’attività o nella prima fase di sperimentazione dell’idea d’impresa (pre-seed), oppure nella fase di creazione della combinazione product/market fit (seed). Possono partecipare imprese che abbiano sede legale ed operativa ubicata su tutto il territorio nazionale purché non operino nei settori dell’agricoltura primaria, della pesca e dell’acquacoltura
Come accennato, possono inoltre accedere alle agevolazioni le persone fisiche che intendono costituire una start-up innovativa purché, entro e non oltre 30 giorni dalla data della comunicazione di ammissione alle agevolazioni, l’impresa sia stata costituita e sia stata inoltrata la domanda di iscrizione nella sezione ordinaria e speciale del Registro delle imprese.
Per accedere alle agevolazioni, le start-up innovative dovranno presentare un progetto di sviluppo avente le seguenti caratteristiche:
essere basato su una soluzione innovativa da proporre sul mercato, già individuata al momento della presentazione della domanda di agevolazione (sebbene da consolidare negli aspetti più operativi) che soddisfi esigenze che rendano il progetto scalabile;
prevedere l’impegno diretto dei soci dell’impresa proponente e/o di un team dotati di capacità tecniche e gestionali adeguate, in termini di apporto tecnologico e lavorativo o, in alternativa, prevedere il consolidamento del team e di tali capacità tramite la ricerca di professionalità reperibili sul mercato;
essere finalizzato a realizzare il prototipo (Minimum Viable Product) o la prima applicazione industriale del prodotto o servizio per attestare i feedback dei clienti e/o investitori.
Per tale linea di intervento, relativa al Capo II, sono ammissibili alle agevolazioni i piani di attività, aventi una durata non inferiore a 12 mesi, che prevedono l’acquisizione di servizi finalizzati ad accelerare e facilitare la realizzazione di un determinato progetto di sviluppo. I predetti servizi, che devono essere erogati dagli attori dell’ecosistema dell’innovazione abilitati, possono riguardare i seguenti ambiti:
la consulenza organizzativa, operativa e strategica finalizzata allo sviluppo e all’implementazione del progetto;
la gestione della proprietà intellettuale;
il supporto nell’autovalutazione della maturità digitale;
lo sviluppo e lo scouting di tecnologie;
la prototipazione, ad esclusione del prototipo funzionale;
i lavori preparatori per campagne di crowfunding;
solo se associata alla fornitura di servizi rientranti negli ambiti che precedono, la messa a disposizione dello spazio fisico e dei relativi servizi accessori di connessione e networking necessari per lo svolgimento delle attività di progetto.
Ai fini delle loro ammissibilità, le spese devono essere:
sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione ed entro 18 mesi dalla data di adozione della delibera di ammissione;
di importo complessivo non inferiore a 10.000 euro al netto di IVA;
pagate esclusivamente attraverso conti correnti intestati all’impresa beneficiaria e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura.
Le agevolazioni verranno concesse nella forma di contributo a fondo perduto, in misura pari all’80% delle spese sostenute e ritenute ammissibili per l’attuazione dei piani di attività, nel limite massimo di 10.000 euro per start-up innovativa.
Le domande potranno essere presentate, attraverso la procedura informatica messa a disposizione sull'apposito portale, a partire dalle ore 12:00 del 24 giugno 2021.
Per quanto riguarda il il Capo III della misura, tale linea sostiene gli investimenti nel capitale di rischio delle start-up innovative che abbiano già beneficiato del sostegno ai piani di attività di cui alla precedente linea di intervento, al fine di accompagnarne l’ulteriore crescita. Il predetto investimento in equity deve avere le seguenti caratteristiche:
essere attuato dagli attori dell’ecosistema dell’innovazione abilitati;
essere attuato in sede di costituzione della start-up innovativa (se soggetti ancora da costituirsi, alla data di domanda) o successivamente alla costituzione, ferma restando l’attuazione in data successiva a quella di adozione della delibera di ammissione ed entro i 24 mesi successivi alla medesima data;
essere di importo non inferiore a 10.000 euro;
non determinare una partecipazione di maggioranza nel capitale della start-up innovativa, anche per effetto della conversione di strumenti finanziari di quasi-equity eventualmente sottoscritti;
essere detenuto per un periodo non inferiore a 18 mesi;
non essere attuato tramite piattaforme internet di equity crowdfunding.
Il versamento delle risorse previste dall’investimento nel capitale di rischio dev'essere effettuato, pena la revoca del contributo concesso, entro 6 mesi dalla data di deliberazione del medesimo.
A fronte dell’investimento nel capitale dell’impresa operato da un attore dell’ecosistema dell’innovazione, alla medesima impresa è riconosciuta un’ulteriore agevolazione nella forma di contributo a fondo perduto, in misura pari al 100% dell’investimento nel capitale di rischio attuato dagli attori dell’ecosistema dell’innovazione abilitati, nel limite complessivo di 30.000 euro per start-up innovativa.
Le domande di agevolazione verranno valutate secondo l'ordine cronologico di presentazione, attraverso un esame di merito consistente nella verifica della coerenza dei dati e delle informazioni del progetto di sviluppo, con delibera entro 60 giorni dalla data di presentazione della domanda stessa relativamente al Capo II, ed entro 30 giorni dalla data di presentazione della domanda per quanto riguarda il Capo III.
I contributi verranno riconosciuti ai sensi del regolamento de minimis.
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