Tra le varie misure inserite nel Disegno di Legge di Bilancio 2022, e approvato pochi giorni fa, risultano esserci le proroghe, post 2022, dei principali crediti d'imposta del Piano Nazionale di Transizione 4.0, seppur dimezzati, risultato questo di un compromesso tra l'esigenza di garantire alle imprese la stabilità delle misure nel più ampio arco temporale possibile, e le risorse finanziarie effettivamente stanziate per dette misure. Facciamo riferimento in particolare al credito d'imposta per investimenti in beni strumentali nuovi 4.0 (sia materiali che immateriali) ed al credito d'imposta per investimenti in attività di ricerca, sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica.
Restano invece esclusi, ad oggi, il credito d'imposta per investimenti in beni strumentali nuovi ordinari (sia materiali che immateriali), che andranno ad esaurirsi con gli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2022 (30 giugno 2023 nel caso di ordini già effettuati al 31 dicembre 2022), ed il credito d'imposta formazione 4.0, anch'esso esaurito con le attività formative svolte entro il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2022.
Entrano più nel dettaglio, gli scenari agevolativi che si prospettano alle imprese sono i seguenti:
Credito d'imposta investimenti in beni strumentali materiali 4.0: per investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2025 ovvero entro il 30 giugno 2026 nel caso di ordini già effettuati al 31 dicembre 2025 il credito d’imposta spettante è pari al 20% entro 2,5 milioni di euro, 10% oltre 2,5 ed entro 10 milioni di euro e 5% oltre 10 ed entro 20 milioni di euro;
Credito d'imposta investimenti in beni strumentali immateriali 4.0: per investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 ovvero entro il 30 giugno 2025 nel caso di ordini già effettuati al 31 dicembre 2024 il credito d’imposta spettante è pari al 15% entro 1 milione di euro; per per investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 ovvero entro il 30 giugno 2026 nel caso di ordini già effettuati al 31 dicembre 2025 il credito d’imposta spettante è pari al 10% entro 1 milione di euro;
Credito d'imposta in ricerca e sviluppo: a partire dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2023 e fino al 31 dicembre 2031 aliquota del 10% e massimale annuo pari a 5 milioni di credito annuo;
Credito d'imposta in innovazione tecnologica, design ed ideazione estetica: a partire dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2024 (e 2025) aliquota pari al 5% e massimale pari a 2 milioni di credito annuo;
Credito d'imposta per investimenti in innovazione tecnologica 4.0 o green: a partire dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2024 (e 2025): aliquota pari al 5% e massimale pari a 4 milioni di credito annuo.
Fonte: euroconferencenews
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