E' attesa, nel mese di marzo, la pubblicazione delle tre misure proposte dal "pacchetto investimenti" approvato lo scorso 15 dicembre nell'ambito dei nuovi Programmi Operativi Regionali per le annualità 2021-2027 e finanziati tramite il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Di seguito evidenziamo i dettagli della prima misura:
LINEA SVILUPPO AZIENDALE
Misura che va ad agevolare gli investimenti delle PMI e delle MidCap per piani di sviluppo aziendale finalizzati all'ammodernamento e all'ampliamento produttivo.
L'agevolazione prevede due linee distinte di intervento:
Area 1 - Sviluppo aziendale Lombardia che si rivolge alle PMI e MidCap con sede operativa sul territorio lombardo;
Area 2 - Sviluppo aziendale nelle aree destinatarie degli aiuti a finalità regionale che si rivolge alle medesime realtà e prevede intensità di aiuto maggiorate.
Potranno presentare domanda di partecipazione le PMI e MidCap con sede operativa oggetto dell'intervento in Lombardia, regolarmente costituite, iscritte ed attive nel Registro delle Imprese, con almeno due bilanci depositati alla data di presentazione della domanda. Dovranno inoltre rientrare nella classificazione da 1 a 10 secondo il credit scoring del Fondo di Garanzia.
Sono escluse le imprese afferenti al codice Istat Ateco 2007 sezione A (agricoltura, silvicoltura e pesca), ad eccezione di quelle iscritte all’Albo delle imprese agromeccaniche di Regione Lombardia ai sensi della l.r. 31/2008 art. 13 bis e le imprese afferenti al codice Istat Ateco 2007 sezione H 52 (Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti) e K (Attività finanziarie e assicurative), oltre alle imprese attive nel settore della fabbricazione, trasformazione e commercializzazione del tabacco e dei suoi prodotti.
La dotazione finanziaria complessivamente messa a disposizione è pari a 115 milioni di euro così suddivisi:
69 milioni di euro per il Fondo di garanzia;
46 milioni di euro per il contributo in conto capitale a fondo perduto.
Le risorse relative ai finanziamenti sono rese disponibili da intermediari finanziari con i quali verrà stipulata apposita convenzione entro i limiti del Fondo di garanzia.
Saranno ammissibili gli investimenti da realizzarsi in piani di sviluppo aziendali finalizzati all’ammodernamento e ampliamento produttivo, realizzato presso un’unica sede operativa aziendale.
L’importo minimo dell’investimento è di 100.000 euro mentre l’importo massimo agevolabile (tra finanziamento supportato da garanzia e contributo a fondo perduto) è pari a 3 milioni di euro.
Gli investimenti devono essere realizzati e rendicontati entro 18 mesi dalla pubblicazione sul BURL del decreto di concessione dell'agevolazione.
L'agevolazione si compone di una garanzia regionale gratuita su un finanziamento a medio-lungo termine erogato dai soggetti finanziatori e finalizzato ad ottenere le risorse finanziarie necessarie all'investimento, oltre ad un contributo a fondo perduto in conto capitale sull'investimento.
Il contributo a fondo perduto è determinato come percentuale del totale delle spese ammissibili a seconda del regime di aiuto applicato, mentre il finanziamento coperto dalla garanzia è volto a finanziare la quota parte non coperta dal contributo, fino all’integrale copertura del 100% dell’investimento ammissibile.
L’aiuto percepito sotto forma di contributo in conto capitale a fondo perduto sarà, in ogni caso, concesso sino al concorrere dell’intensità di aiuto massima concedibile dal regime di aiuto prescelto senza che questo comporti un aumento della percentuale del finanziamento.
In ogni caso la somma tra contributo a fondo perduto e finanziamento non potrà superare i 3.000.000 di euro anche nel caso in cui venga presentato un investimento di valore superiore.
Il finanziamento, che prevede la copertura a costo zero della garanzia regionale per il 70% dell'importo, ha le seguenti caratteristiche:
Importo: fino ad un massimo di 2.850.000 euro;
Tasso di interesse: tasso di mercato applicato alle risorse finanziarie messe a disposizione dai soggetti finanziatori convenzionati;
Durata: compresa tra un minimo di 3 anni ed un massimo di 6 anni, incluso l'eventuale preammortamento fino ad un massimo di 24 mesi;
Modalità di erogazione: alla sottoscrizione del contratto, deliberata la garanzia regionale, secondo le valutazioni dei Soggetti Finanziatori e comunque in anticipazione fino ad un massimo del 70%;
Potranno essere richieste ulteriori garanzie di natura reale o personale.
Per quanto riguarda il contributo a fondo perduto le quote sono riassunte nello schema seguente:
Area 1 - PMI: fino ad un massimo del 15% delle spese ammissibili nel limite del plafond de minimis. In caso di applicazione del Regolamento GBER fino ad un massimo del 15% delle spese ammissibili per le piccole imprese che scendono al 5% per le medie imprese;
Area 1 MidCap: fino ad un massimo del 15% delle spese ammissibili nel limite del plafond de minimis;
Area 2 - criterio 1 (provincie di PV, LO, CO, SO): 30% delle spese ammissibili per le piccole imprese, 20% per le medie imprese e 10% per le MidCap;
Area 2 - criterio 5 (provincie di MN e CR) : 25% delle spese ammissibili per le piccole imprese, 15% per le medie imprese e 5% per le MidCap.
Le domande saranno selezionate tramite una procedura valutativa a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione sull'apposita piattaforma messa a disposizione dall'Ente.
Le intensità massime di aiuto saranno pari a quanto segue:
Aiuti “de minimis” (per MPMI e MidCap): 200.000 euro;
Aiuti agli investimenti (art. 17 GBER): 20% per micro e piccole imprese e 10% per medie imprese mentre non è previsto per le MidCap;
Aiuti a finalità regionale (art. 14 GBER) per Zone criterio 1 (aree mappate nelle province di PV, LO, CO, SO): micro e piccole imprese 35% (di cui 20% maggiorazione PMI), medie imprese 25% (di cui 10% maggiorazione PMI), MidCap 15%;
Aiuti a finalità regionale (art. 14 GBER) per Zone criterio 5 (aree mappate nelle provincie di MN e CR): micro e piccole imprese 30% (di cui 20% maggiorazione PMI), medie imprese 20% (di cui 10% maggiorazione PMI), MidCap 10%.
Lo sportello per la presentazione delle domande è stato riaperto il 7 febbraio 2024 alle ore 10:30 a seguito dell’adeguamento dell’avviso alle condizioni più favorevoli introdotte dal nuovo regolamento "de minimis" (Regolamento UE n. 2831/2023).
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