In un'ottica di riduzione dei consumi energetici e delle emissioni climalteranti delle piccole e medie imprese locali, Regione Lombardia promuove una nuova misura volta all'efficientamento generale, anche attraverso l'incremento della copertura di fabbisogno energetico mediante energia rinnovabile autoprodotta, ed eventualmente accumulata.
Potranno beneficiare dell'agevolazione le PMI che operano nel settore manifatturiero od estrattivo (con partita IVA registrata e codici Ateco "B" o "C") aventi sede operativa in Lombardia.
La dotazione finanziaria complessiva è pari a 10 milioni di euro ripartita come segue:
5 milioni di euro per l'efficientamento energetico degli impianti produttivi (linea 1);
5 milioni di euro per l'installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia da destinare all'autoconsumo (linea 2);
Sarà inoltre possibile, nel caso in cui una linea di intervento presentasse delle economie, trasferire queste ultime all'altra linea qualora ciò servisse allo scorrimento della graduatoria delle domande idonee.
La misura prevede un finanziamento a fondo perduto la cui entità viene di seguito riportata:
Linea 1 e 2: 50% dei costi per consulenza, perizia tecnica asseverata, progettazione, direzione lavori e collaudo degli interventi, nel limite del 10% del totale dei costi previsti;
Linea 1: 40% delle spese ammissibili per interventi di efficientamento energetico;
Linea 2: 30% delle spese ammissibili per l'installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia da fonti rinnovabili, con possibile integrazione di sistemi di accumulo.
Per ciascuna linea, il contributo per gli investimenti non potrà superare l'importo massimo di 400.000 euro, al netto del contributo relativo alle spese per consulenza, perizia tecnica asseverate, progettazione, direzione lavori e collaudo degli interventi. Ogni impresa potrà chiedere ed ottenere il contributo per ciascuna linea di intervento, attraverso due distinte domande
Gli interventi ammissibili prevedono:
Linea 1: modifica, sostituzione o integrazione degli impianti produttivi che consentano di migliorare la prestazione energetica del sito produttivo dell’impresa, calcolato in base ai consumi (termici ed elettrici) della produzione degli ultimi 3 anni solari. La riduzione dell’indice di prestazione energetica deve essere almeno del 7% e non deve includere la riduzione dei consumi relativi alla climatizzazione della sede produttiva. La domanda di contributo dovrà assicurare un investimento minimo, calcolato con riferimento alle sole spese ammissibili, di 80.000 euro (IVA esclusa);
Linea 2: installazione di impianti fotovoltaici con potenza di picco fino a 1 MW sulle coperture delle sedi produttive e delle relative pertinenze, con possibile integrazione di sistemi di accumulo, finalizzati alla produzione e allo stoccaggio di energia elettrica per il fabbisogno dell’impresa.
Le imprese che desiderino presentare domanda dovranno essere dotate di una diagnosi energetica della sede produttiva soggetta. Detta diagnosi dovrà essere redatta da soggetti certificati da organismi accreditati in caso di impresa energivora.
Le spese ammissibili comprendono:
Linea 1: consulenza, perizia tecnica asseverata, progettazione, direzione lavori e collaudo, esclusivamente relative agli interventi oggetto di contributo e nel limite del 10% del totale delle spese ammissibili per la realizzazione dell’intervento oltre a fornitura ed installazione dei dispositivi e degli impianti che complessivamente consentono di ridurre di almeno il 7% l’indice di prestazione energetica della sede produttiva dell’impresa;
Linea 2: consulenza, progettazione, direzione lavori e collaudo dell’impianto fotovoltaico e dell’eventuale impianto per l’accumulo dell’energia prodotta da quest’ultimo, nel limite del 10% del totale delle spese inserite in domanda. Fornitura ed installazione degli impianti fotovoltaici e degli eventuali impianti di accumulo, nel limite di 2.000€/kW per impianti fino a 20 kW, 1.600€/kW per impianti fino a 100 kW e 1.000€/kW per impianti con potenza superiore a 100 kW, sistema combinato di Inverter con batterie, allacciamento alla rete dell’energia elettrica ed oneri per la sicurezza relativi all’installazione dell’impianto proposto.
La valutazione comprenderà una prima fase di verifica formale seguita da una valutazione tecnica al termine della quale verrà attribuito un punteggio. Il contributo verrà quindi assegnato sulla base di una graduatoria di merito.
Gli interventi dovranno essere realizzati, collaudati e rendicontati entro 15 mesi dalla comunicazione regionale di assegnazione del contributo e non è prevista la cumulabilità con altri contributi per gli stessi interventi oggetto dell'agevolazione.
Verrà pubblicato a stretto giro di posta il bando attuativo per conoscere nel dettaglio i termini di inoltro della domanda.
L'agevolazione è soggetta al regolamento UE 651/2014 in termini di Aiuto di Stato.
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