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REGIONE LOMBARDIA - BANDO PER L'INNOVAZIONE DELLE FILIERE DI ECONOMIA CIRCOLARE - EDIZIONE 2022

Regione Lombardia ha approvato, da pochi giorni, i criteri del Bando per l'Innovazione delle filiere di economia circolare in Lombardia - Edizione 2022, promosso in collaborazione con Unioncamere Lombardia. L'iniziativa è finalizzata a promuovere e riqualificare le filiere lombarde, la loro innovazione e il riposizionamento competitivo di interi comparti rispetto ai mercati in ottica di economia circolare, rendendo possibile la simbiosi industriale, anche ai fini della ripresa economica, attraverso il sostegno a:

  • Progetti che promuovano il riuso e l'utilizzo di materiali riciclati, di prodotti e sottoprodotti o residui derivanti dai cicli produttivi, in alternativa alle materie prime vergini, e la riduzione della produzione di rifiuti;

  • Eco-design: progetti che tengano conto dell’intero ciclo di vita del prodotto secondo la metodologia Life Cycle Thinking;

  • Progetti di cui ai precedenti punti che intendano fornire una risposta alle nuove esigenze economiche, energetiche, per il clima e la biodiversità, in particolare soluzioni riguardanti la prototipazione o lo sviluppo di nuovi materiali o prodotti e/o componenti con un approccio climate e biodiversity positive.

Potranno presentare domanda le MPMI, in forma singola o in aggregazione composta da almeno tre imprese, aventi sede operativa in Lombardia al momento dell'erogazione. Le imprese che hanno beneficiato di contributi, sia in forma singola che in aggregazione, a valere sulle precedenti edizioni del Bando Innovazione delle filiere di economia circolare in Lombardia (2020 - Fase 3 e 2021) potranno presentare domanda sul presente Bando esclusivamente in forma aggregata. Da considerare come all'aggregazione possano prendere parte anche soggetti che non siano MPMI (es. grandi imprese, Mid Cap, centri di ricerca, associazioni di categori, etc.) che però non potranno essere beneficiari dei contributi.


La dotazione finanziaria è pari a 4.035.000 euro di cui 3 milioni a carico di Regione Lombardia (divisi equamente tra Direzione Generale Sviluppo Economico e Direzione Generale Ambiente e Clima) e 1,035 a carico delle singole Camere di Commercio (es. Milano Monza Brianza e Lodi: 500.000 euro). Le risorse regionali e le risorse camerali saranno utilizzate in misura paritaria (50% Regione e 50% Camere) a copertura dei singoli progetti ammessi a contributo, in ordine di graduatoria e sino al limite delle disponibilità delle dotazioni territoriali. Una volta esaurite le dotazioni camerali territoriali, verranno assegnate tutte le risorse regionali residue indistintamente su tutto il territorio.


L'agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 40% delle spese sostenute, per un investimento minimo di 40.000 euro ed un contributo massimo concedibile di 120.000 euro per progetto (100.000 euro per le imprese in forma singola). In caso di aggregazione di imprese, il contributo è assegnato alle singole imprese che la compongono, in funzione dei rispettivi impegni di spesa dichiarati.


Gli ambiti di intervento agevolabili saranno i seguenti:

  • innovazione di prodotto e processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse, utilizzo di sottoprodotti in cicli produttivi, riduzione produzione rifiuti e riutilizzo di beni e materiali;

  • innovazioni di processo o di prodotto per quanto riguarda la produzione e l’utilizzo di prodotti da recupero di rifiuti;

  • attività di preparazione per il riutilizzo;

  • progettazione e sperimentazione di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento della filiera;

  • sperimentazione e applicazione di strumenti per l’incremento della durata di vita dei prodotti ed il miglioramento del loro riutilizzo e della loro riciclabilità (Eco-design);

  • implementazione di strumenti e metodologie per l’uso razionale delle risorse naturali;

e saranno ammissibili esclusivamente le seguenti tipologie di spesa:

  1. Consulenza (collaborazione con enti di Ricerca, servizi specialistici per lo sviluppo di prototipi, check up tecnologici, definizione di strategie commerciali ecc.), in misura non superiore al 25% delle spese in corrente ammesse a contributo;

  2. Investimenti in attrezzature tecnologiche (acquisto e/o leasing) e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto;

  3. Assistenza e costi di acquisizione delle certificazioni ambientali di processo e di prodotto (es. ISO 14001, EMAS, ECOLABEL, EPD, LCA ecc.);

  4. Assistenza e costi di acquisizione delle certificazioni tecniche e di eventuale registrazione REACH;

  5. Servizi per l’ingegnerizzazione di software/hardware e prodotti relativi al progetto;

  6. Tecnologie per l’ingegnerizzazione di software/hardware e prodotti relativi al progetto;

  7. Materiali e forniture strumentali alla realizzazione del progetto (inclusi prototipi);

  8. Spese per la tutela della proprietà industriale;

  9. Spese del personale dell’azienda, solo se espressamente dedicato al progetto, fino ad un massimo del 10% della somma delle voci di spesa da 1 a 7. Qualora venga impiegato ulteriore personale di nuova assunzione, esclusivamente dedicato al progetto, potrà essere riconosciuta un’ulteriore quota nel limite del 10% della somma delle voci di spesa da 1 a 9.

La somma delle spese in conto capitale (2, 4, 6, 7 e 8) per ciascun progetto ammesso deve essere pari ad almeno il 65% del totale delle spese del progetto. Saranno riconosciute le spese sostenute a partire dalla data di pubblicazione sul Bulr della deliberazione regionale di approvazione dei criteri del Bando.


Il bando prevede una procedura valutativa a graduatoria, secondo il punteggio assegnato al progetto esecutivo. I progetti che superano l’istruttoria amministrativa-formale accedono alla valutazione tecnica effettuata da un apposito Nucleo di valutazione , sulla base di una serie di macro-criteri (con punteggio da 0 a 100). Saranno ritenuti ammissibli al contriburto solo i progetti che avranno raggiunto un punteggio minimo pari a 65.


Gli aiuti verranno concessi sulla base del regolamento de minimis.


Si attende la pubblicazione del Bando attuativo per ulteriori dettagli.



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