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PIANO TRANSIZIONE 4.0 - FIRMATO IL DECRETO ATTUATIVO

Aggiornamento: 22 dic 2020

Il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha firmato, nella giornata di ieri, il decreto attuativo del Piano Transizione 4.0 attraverso il quale si intende avviare una nuova politica industriale in grado di permettere una rapida ripresa dell'economia nazionale falcidiata dall'emergenza Covid-19.


Il piano mobilita complessivamente 7 miliardi di euro destinati alle imprese che punteranno su innovazione, ricerca e sviluppo, investimenti green, attività di design, innovazione estetica e formazione 4.0.


In particolare, il decreto definisce le modalità attuative del nuovo credito d'imposta relativo al periodo successivo al 31 dicembre 2019. Vengono definiti i criteri tecnici per la classificazione delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili a ricevere il credito d'imposta, oltre a delineare, nell'ambito delle attività di innovazione tecnologica, elementi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica in grado di permettere una maggiorazione dell'aliquota di riferimento. Infine vengono individuati i criteri per la determinazione e l'imputazione temporale delle spese ammissibili e quelli relativi agli oneri documentali da produrre. Di seguito entriamo più nel dettaglio delle novità introdotte:


  • Per le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale, il credito d'imposta verrà riconosciuto in misura pari al 12% delle spese agevolabili nel limite massimo di 3 milioni di euro;

  • Per le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti oppure nuovi e/o migliorati processi di produzione il credito d'imposta verrà riconosciuto in misura pari al 6% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro;

  • Per le attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0 il credito d'imposta verrà riconosciuto in misura pari al 10% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro.

  • Per le attività di design e ideazione estetica, la concezione e realizzazione di nuovi prodotti e campionari nei settori tessile e moda, calzaturiero, dell'occhialeria, orafo, del mobile, dell'arredo e delle ceramiche, il credito d'imposta è riconosciuto nella misura del 6% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro. Potranno rientrare in questa casistica ulteriori settori che verranno individuati con appositi e successivi decreti ministeriali.


Le imprese che intendono fruire dell’agevolazione saranno tenute ad effettuare una comunicazione al Ministero dello Sviluppo economico. Il modello, il contenuto, le modalità e i termini di invio della comunicazione saranno stabiliti con apposito decreto direttoriale. La comunicazione è richiesta unicamente al fine di acquisire le informazioni necessarie per valutare l'andamento, la diffusione e l'efficacia delle misure agevolative. Per completezza d'informazione, postiamo di seguito il link contenente le slide riepilogative del piano appena varato:




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