E' stato pubblicato da poche ore in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico che definisce le modalità di presentazione, i criteri di selezione, le spese ammissibili e le modalità di verifica, erogazione e rendicontazione delle domande a valere sulle risorse del Fondo per l'intrattenimento digitale "First Playable Fund", misura volta a favorire lo sviluppo dell'industria dell'intrattenimento digitale a livello nazionale attraverso il sostegno alle fasi di concezione e pre-produzione dei videogiochi in forma di prototipi.
Possono beneficiare dell'agevolazione le imprese che alla data di presentazione della domanda svolgano in via prevalente le seguenti attività:
Edizione di software;
Produzione di software, consulenza informatica ed attività connesse.
Le stesse dovranno avere sede legale nello Spazio economico europeo, essere regolarmente costituite ed iscritte come attive nel Registro imprese della Camera di Commercio territorialmente competente, avere sede operativa sul territorio italiano ed un capitale sociale minimo interamente versato (ed un patrimonio netto) non inferiori a 10.000 euro, sia nel caso di imprese costituite sotto forma di società di capitali, sia nel caso di imprese individuali di produzione oppure di imprese costituite sotto forma di società di persone.
La dotazione finanziari complessiva ammonta a 4 milioni di euro mentre i progetti ammissibili alle agevolazioni prevedono la realizzazione di un prototipo destinato alla distribuzione commerciale attraverso lo sviluppo delle fasi di concezione e pre-produzione del videogioco. I progetti ammissibili dovranno:
Essere realizzati presso una sede operativa ubicata in Italia;
Prevedere ciascuno la realizzazione di un singolo prototipo;
Prevedere spese e costi ammissibili complessivamente non inferiori a 20.000 euro;
Essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda;
Essere ultimati entro 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese ed i costi relativi a:
Prestazioni lavorative svolte dal personale dell'impresa nella misura in cui è impiegato nelle attività di realizzazione del prototipo. Rientra in questa categoria anche il personale in rapporto di collaborazione con contratto a progetto o di somministrazione;
Prestazioni professionali commissionate a liberi professionisti o ad imprese terze. Rientrano in questa categoria i servizi di consulenza acquisiti per la realizzazione del prototipo da terzi, non aventi relazioni con l'acquirente, alle normali condizioni di mercato;
Attrezzature tecniche (hardware) di nuova fabbricazione nella misura e per il periodo in cui sono utilizzate per la realizzazione del progetto. Nel caso in cui il periodo di utilizzo sia inferiore all'intera vita utile del bene, sono ammissibili solo le quote di ammortamento fiscali ordinarie relative al periodo di svolgimento del progetto;
Licenze software acquistate per la realizzazione del progetto nella misura e per il periodo in cui sono utilizzate per la realizzazione del prototipo.
Le spese dovranno essere pagate esclusivamente attraverso conti correnti intestati all'impresa beneficiaria e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento e l'immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura o al relativo documento giustificativo di costo.
Non sono invece ammissibili alle agevolazioni le spese:
Relative a beni usati, anche ricondizionati;
Inerenti a beni la cui installazione e il cui utilizzo non è previsto presso la sede operativa indicata per la realizzazione del prototipo;
Sostenute attraverso il sistema della locazione finanziaria;
Inferiori a 500 euro al netto di IVA.
L'agevolazione si configura come un contributo a fondo perduto nella misura del 50% delle spese e dei costi ammissibili fino ad un massimo di 200.000 euro e riconosciuta nel rispetto dei limiti previsti dal regolamento de minimis.
Le agevolazioni verranno concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello e punteggio minimo, nell'ordine cronologico di presentazione della domanda, che potrà avvenire a partire dalle ore 12:00 del 30 giugno 2021.
Le domande dovranno essere firmate digitalmente e presentate esclusivamente per via telematica, attraverso l’apposita procedura informatica resa disponibile sul sito Internet del Ministero. Ogni impresa potrà presentare al massimo due domande di agevolazione in relazione a due diversi progetti.
Le attività istruttorie verranno completate entro 90 giorni dalla data di presentazione della domanda di agevolazione, ferma restando la possibile richiesta di integrazioni e/o chiarimenti. Ai fini dell'ammissione al contributo, i progetti verranno valutati sulla base dei seguenti criteri:
Adeguatezza delle competenze tecniche, organizzative e gestionali dell'impresa proponente;
Chiarezza della proposta progettuale;
Qualità dell'idea progettuale;
Solidità economica e patrimoniale dell'impresa;
Mercato di riferimento e strategia di commercializzazione.
I progetti dovranno totalizzare un punteggio minimo complessivo non inferiore a 50 su 100 (40 su 80 nel caso di imprese di recente costituzione) ed un punteggio specifico riferito a ciascun criterio pari a 10.
Le agevolazioni sono erogate dal Ministero in non più di due quote, a seguito della presentazione di apposite richieste da parte delle imprese beneficiarie, in relazione a spese effettivamente sostenute per la realizzazione del progetto.
L’impresa beneficiaria può richiedere l’erogazione della prima quota, pari al 50% delle agevolazioni concesse, successivamente al sostenimento di spese, anche non quietanzate, per un importo pari ad almeno il 50 per cento di quelle ammesse alle agevolazioni. Contestualmente alla predetta richiesta, l’impresa beneficiaria richiede, altresì, la proporzionale erogazione delle agevolazioni commisurate alle esigenze di capitale circolante riconosciute come ammissibili.
L’erogazione del saldo può essere richiesta dall’impresa beneficiaria entro 90 giorni dalla data di ultimazione del progetto, successivamente all’integrale sostenimento delle spese per la realizzazione del progetto.
L'agevolazione non è cumulabile con altri contributi pubblici che si configurano come aiuti di Stato, inclusi quelli concessi sulla base del regolamento de minimis.
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