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DECRETO "SALVA CONTI" - INTRODOTTA COMUNICAZIONE "EX ANTE" PER I CREDITI D'IMPOSTA DEL PIANO TRANSIZIONE 4.0

Il cosiddetto decreto “Salva conti”, approvato lo scorso 26 marzo dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 marzo (dl n. 39), prevede una stretta a 360 gradi sui crediti d’imposta del piano Transizione 4.0 (ancora in vigore fino a tutto il 2025), quelli per le attività di ricerca, sviluppo e innovazione e l'ACE (Aiuto alla Crescita Economica, per il quale resta possibile solo una cessione del credito), per effetto dell'introduzione di un nuovo onere a carico delle imprese che aspirano a beneficiarne: chi intende fruire dei crediti dovrà infatti comunicare ex ante i relativi importi, anche per gli investimenti già in essere, pena la decadenza.

 

Attualmente l’accesso al credito d’imposta previsto dal piano Transizione 4.0 è del tutto automatico: una volta in possesso dei requisiti previsti dalla normativa, si procede alla compensazione del credito d’imposta in F24 (in tre quote annuali). A carico dell’impresa rientra solo un'eventuale comunicazione annuale “ex post” la cui mancanza risulta ininfluente ai fini sanzionatori.

 

L’articolo 6 del decreto, contenente “misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali”, prevede invece “l’introduzione di misure volte ad acquisire maggiori informazioni inerenti alla realizzazione degli interventi agevolabili” finalizzata a “garantire un’adeguata e tempestiva conoscenza delle grandezze economiche e finanziarie connesse alle misure agevolative oggetto del decreto”.

 

Entrando più nel dettaglio, le imprese saranno tenute a comunicare preventivamente in via telematica “l’ammontare complessivo degli investimenti, la presunta ripartizione negli anni del credito e la relativa fruizione che si intendono effettuare"  il tutto a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto "Salva conti".

 

Cambiano infine anche le attuali modalità della comunicazione "ex post", che fungerà da aggiornamento definitivo della suddetta comunicazione "ex ante" e diventerà quindi una condizione necessaria per poter usufruire del credito. La disciplina sulla rinnovata comunicazione "ex post" (che include anche le modalità di fruizione) verrà estesa retroattivamente agli investimenti 2024. Anche per quanto riguarda gli investimenti già avviati nel 2023 la norma dispone che la comunicazione "ex post" diventi obbligatoria per fruire del credito.


Per garantire una transizione senza problemi, e per consentire alle imprese di adeguarsi ai nuovi requisiti di comunicazione, è auspicabile che venga fissato un congruo periodo transitorio durante il quale le comunicazioni "ex post" possano essere effettuate. Questo periodo transitorio dovrebbe permettere alle imprese di completare le nuove comunicazioni senza incorrere in penalità o interruzioni nell’utilizzo dei crediti già maturati.



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